Il governo ha posto il voto di fiducia sul decreto sicurezza all'esame del Senato ma è scoppiata la bagarre, molti senatori si sono assembrati vicino agli scranni del governo e l'aula è stata sospesa. Subito dopo la relazione di minoranza e quindi all'avvio della discussione, il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà ha preso la parola annunciando la richiesta del voto di fiducia. A quel punto Ignazio La Russa, che presiede l'aula, l'ha interrotto probabilmente perché il ministro non aveva chiesto di parlare e ha deciso di sospendere l'assemblea.
La presidente del Senato Elisabetta Casellati ha convocato la conferenza dei capigruppo, dopo la bagarre scoppiata in Aula subito dopo la richiesta del voto di fiducia da parte del governo sul decreto sicurezza. L'aula quindi resta sospesa.
I senatori della Lega stanno occupando i banchi del governo, nell'aula del Senato, per protesta contro il voto di fiducia posto dal governo sul decreto sicurezza prima che cominciasse la discussione del provvedimento. A confermarlo all'Ansa, il capogruppo del partito, Massimiliano Romeo. "Abbiano occupato perché il governo ci ha impedito di poter discutere il decreto, prima ancora che iniziasse la discussione - ha spiegato - Quindi, contro chi forza e chiude il dibattito parlamentare, rispondiamo occupando i banchi in Aula".
Con la relazione della senatrice del Pd Valeria Valente, una delle relatrici di maggioranza, l'aula del Senato aveva avviato l'esame del decreto sicurezza, già approvato dalla Camera.
"Oggi proviamo a chiudere una pagina aperta 2 anni fa su una sbandierata emergenza e secondo me su un'errata equazione immigrazione uguale insicurezza. Ora si apre una pagina diversa ispirata ai valori di solidarietà - ha detto Valente - E' un primo passo, la discussione molto è stata lunga alla Camera e anche qui che poteva sembrare una formalità, non è stato così".
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