"Stiamo lavorando per creare un nuovo gruppo europeo: sono in contatto con i polacchi e gli ungheresi. L'ingresso nel Ppe non è all'ordine del giorno". Matteo Salvini, con poche parole, spariglia le carte, confermando il travaglio della Lega nella ricerca di una nuova collocazione in Europa. Da tempo Giancarlo Giorgetti tesse una tela in Europa per imporre una svolta , tuttavia, sinora, il segretario aveva sempre detto di non essere interessato ai "cambi di casacca". Ma la politica ormai corre veloce, lungo l'asse Roma-Bruxelles. Così, ora che il vice è impegnato alla guida dello Sviluppo economico, è direttamente lui a prendere l'iniziativa con una mossa a sorpresa. Nel giorno del suo 48esimo compleanno, durante un'intervista a Annalisa Chirico, tra un appello alla vaccinazione e alle riaperture in sicurezza, Salvini fa capire di voler fare sul serio a Bruxelles.
L'addio del premier Viktor Orban dal Ppe, mette tutto in movimento nel campo 'sovranista', quindi capisce che è arrivato il momento di andare oltre i confini dell'euroscetticismo dei tempi andati per cercare nuove convergenze. Il primo appello a unirsi nel nuovo progetto lo lancia proprio agli ungheresi e ai polacchi. Dopo la sconfitta di Trump e l'addio dei 'giallorossi' a Palazzo Chigi, la Lega vede l'adesione al governo Draghi come una grande opportunità per uscire dal 'fortino estremista' e cambiare gli equilibri nell'Europa che conta.
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