"Se non verifica bene i numeri, Berlusconi rischia di fare la fine di Prodi". Ribadisce stima e affetto verso il Cavaliere, ma Giovanni Toti, suo ex consigliere politico, governatore della Liguria e cofondatore di Coraggio Italia, lo invita a una riflessione in vista dell'elezione del presidente della Repubblica. "Ci aspetta un voto balcanizzato e tribale", dice Toti in una intervista al Secolo XIX.
"Per affetto e storia Berlusconi può contare sul mio appoggio. Ma deve verificare bene prima di andare in Parlamento con il rischio di scivolare come successe a Prodi", aggiunge Toti che guarda al voto per il Quirinale come spartiacque della politica italiana. "Stato della pandemia, misure del governo, necessità di proseguire la legislatura, continuità sul Pnrr: tutti temi che si incrociano sull'elezione del presidente della Repubblica», dice. Il governatore è chiaro sul ruolo di Draghi. "Ha tutte le qualità per essere il presidente della Repubblica, e ho trovato fuori luogo alcune reazioni indispettite quando ha ricordato alla politica e ai partiti alcuni loro doveri. C'è chi l'ha interpretata come la messa a disposizione di se stesso per il Colle. Non so se intendeva questo, ma non ci troverei nulla di strano. E' una possibile scelta di grande qualità, dopodiché non basta la qualità ma ci dev'essere la convergenza di tanti partiti e la messa in sicurezza di altre istituzioni, come Palazzo Chigi. Questo governo è una sorta di commissariamento della politica. Ora mi aspetto una prova di maturità dai partiti: si elegga un presidente condiviso come arbitro o si utilizzi una risorsa come Draghi, individuando un nuovo assetto di governo".
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