"L'Italia deve introdurre regole per limitare il passaggio dei magistrati in politica e viceversa". Questa la sollecitazione giunta oggi da Greco, l'organo anti-corruzione del Consiglio d'Europa in occasione della presentazione del suo rapporto annuale. Nel documento si osserva anche che l'Italia "ha fatto progressi lenti sul fronte della prevenzione della corruzione tra i parlamentari".
Sulla cosiddetta questione delle 'porte girevoli' tra magistratura e politica Greco è tornato quindi a sollecitare le autorità italiane a prendere iniziative per affrontare una questione sollevata ripetutamente già da alcuni anni. Per quanto riguarda poi la lotta alla corruzione nella politica, e in particolare nel Parlamento, il presidente dell'organismo del Consiglio d'Europa, Marin Mrcela, ha sottolineato che l'Italia dovrebbe "introdurre in entrambe le Camere un codice di condotta formalizzato", mentre non si è invece voluto pronunciare sull'eventuale abrogazione della legge Severino attraverso il referendum del 12 giugno.
I governi europei devono aumentare la trasparenza e la rendicontazione sulle attività di lobbying per garantire che i cittadini sappiano chi cerca d'influenzare le decisioni politiche in modo da ridurre il rischio di corruzione". Lo afferma il Greco, l'organo anti corruzione del Consiglio d'Europa, in occasione della pubblicazione del suo rapporto annuale. "Negli ultimi tempi gli scandali messi in luce regolarmente dai media hanno messo alla prova, in alcuni casi duramente, la fiducia che i cittadini ripongono nelle istituzioni", sostiene Marin Mrcela, presidente di Greco. "I cittadini hanno il diritto di sapere chi influenza le decisioni politiche", incalza Mrcela, sottolineando che "l'accesso a questo tipo d'informazione deve essere semplice e veloce". I governi, conclude il presidente di Greco, devono adottare regole dettagliate per prevenire i rischi di corruzione.
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