L'insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi rappresenta una ulteriore accelerazione nel timing fino al voto di fiducia in entrambi i rami del Parlamento. Questo un possibile elenco delle scadenze principali, da qui alla fine dell'anno, per il nuovo governo e per il Parlamento.
Il 24 ottobre si attendono le conferenze dei capigruppo di Camera e Senato che definiranno nel dettaglio i tempi del dibattito parlamentare sulla fiducia.
Il 25 ottobre si comincerà al mattino alla Camera. Qui Giorgia Meloni farà le sue dichiarazioni programmatiche. Al termine del discorso si sposterà al Senato per consegnare il testo dell'intervento a Montecitorio. La fiducia arriverà il 25 alla Camera e il 26 al Senato.
26 OTTOBRE. La Commissione Speciale costituita per l'esame dei provvedimenti, prima che vengano istituite le Commissioni permanenti, comincerà a lavorare sul decreto legge Aiuti Ter il cui approdo in Aula è previsto per il 7 novembre.
DAL 27 OTTOBRE. Delineati con il primo voto di fiducia in entrambe le Camere i perimetri della maggioranza parlamentare, si costituiranno le Commissioni permanenti. Nella settimana che parte il 7 novembre i presidenti di Camera e Senato potrebbero convocarle perchè eleggano i rispettivi presidenti.
LA MANOVRA. Come primo passo sul fronte dei conti pubblici il governo dovrebbe chiedere al Parlamento l'autorizzazione a utilizzare i 10 miliardi di 'tesoretto' sul 2022 per prorogare fino a fine anno quella parte di aiuti sulle bollette in scadenza a novembre (con il varo successivo di un decreto ad hoc che potrebbe diventare emendamento al decreto aiuti ter). Poi ci saranno da integrare la Nadef e il Dpb con il quadro programmatico (il governo Draghi ha indicato solo il tendenziale). A quel punto dovrà essere presentata la legge di Bilancio, che va approvata definitivamente dal Parlamento entro il 31 dicembre.
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