"Quando Patrick tornerà a Bologna faremo una grande festa. Non solo per la sua laurea, ma una festa per la vita, per la libertà, per la possibilità di riprendere il suo progetto". Rafael Garrido è un compagno di corso di Patrick Zaki all'università di Bologna, nel master europeo 'Gemma' in studi di genere e delle donne, e si è laureato nello stesso giorno del ricercatore egiziano, due settimane fa. Lui in presenza, Patrick a distanza.
In un giorno il 36enne di origini venezuelane, che dall'inizio sostiene la causa dell'amico attivista ed è in contatto con lui e i suoi familiari, ha vissuto un susseguirsi di emozioni contrastanti. Prima la notizia della condanna e del nuovo arresto, poi quella della grazia concessa dal presidente Al Sisi: "Sono sconvolto - racconta all'ANSA - in 24 ore sono passato dalla rabbia e disperazione alla felicità. Sono contento, molto felice. Ieri avevo un po' di speranza, anche se non sapevo se c'erano effettivamente delle chance, visto che la sentenza non è appellabile. Ma avevo un po' di fiducia, perché so com'è Patrick, ha tanta forza, so che non si arrende".
Ieri sera ha partecipato al presidio in piazza Nettuno, organizzato da Amnesty International: "Ho voluto continuare a dare sostegno a Patrick e per questo ieri sono stato in piazza". Nelle ultime ore i compagni di corso di Patrick si sono sentiti fra loro, hanno condiviso prima l'angoscia e poi l'allegria: "Adesso non vediamo l'ora di abbracciarlo. Non sappiamo ancora nulla, non sappiamo se e quando potrà venire a Bologna, ma oggi è di sicuro un grande passo in avanti, per portarlo più vicino a noi". Sia ieri che oggi l'amico ha mandato messaggi alla famiglia di Patrick, "per esprimere vicinanza, per far sapere loro che ci sono, che continuo ad esserci per lui".
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