Il Papa parla dei "vari porti mediterranei" che "si sono chiusi. E due parole sono risuonate, alimentando le paure della gente: 'invasione' ed 'emergenza'. Ma chi rischia la vita in mare non invade, cerca accoglienza, cerca vita", ha sottolineato nel suo intervento agli Incontri del Mediterraneo. "Quanto all'emergenza, il fenomeno migratorio non è tanto un'urgenza momentanea, sempre buona per far divampare propagande allarmiste, ma un dato di fatto dei nostri tempi, un processo che coinvolge attorno al Mediterraneo tre continenti e che va governato con sapiente lungimiranza: con una responsabilità europea".
Il Papa sottolinea che c'è "il diritto sia di emigrare sia di non emigrare" e chiede di non chiudersi "nell'indifferenza". "Contro la terribile piaga dello sfruttamento di esseri umani, la soluzione non è respingere, ma assicurare, secondo le possibilità di ciascuno, un ampio numero di ingressi legali e regolari, sostenibili grazie a un'accoglienza equa da parte del continente europeo, nel contesto di una collaborazione con i Paesi d'origine. Dire 'basta', invece, è chiudere gli occhi; tentare ora di 'salvare sé stessi' si tramuterà in tragedia domani", ha detto il Pontefice negli Incontri del Mediterraneo.
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