Il tema della spesa delle risorse del Pnrr sicuramente "rappresenta una difficoltà, soprattutto nella fase di attuazione, ma stiamo lavorando e nei prossimi mesi si avranno risultati": lo ha detto il ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, in Aula alla Camera.
Fitto ha ricordato che nel 2021-22 sono stati spesi 24 miliardi e nel 2023 21 miliardi: "Complessivamente si tratta di 45 miliardi, e invito a fare un confronto in percentuale con gli altri Paesi". Per il ministro ha poi spiegato che una delle cause del ritardo nella spesa è il sistema Regis che monitora l'avanzamento del piano e "va implementato", oltre al fatto che "molti interventi devono ancora essere caricati" sulla piattaforma. Inoltre "molti interventi come medie opere o infrastrutture hanno avuto una fase della progettazione e gara, ora è la fase di avvio dei cantieri, quindi è immaginabile che quel dato della spesa crescerà nei prossimi mesi".
"Continuare a parlare di tagli non corrisponde al vero: nel dl Pnrr abbiamo, con bollinatura della Ragioneria, finanziato tutti gli interventi che sono stati spostati dal piano o definanziati": lo ha ribadito il ministro degli Affari europei, Sud, Politiche di coesione e Pnrr, Raffaele Fitto, in Aula alla Camera, sottolineando in particolare come sulla sanità "non c'è alcun taglio dopo la revisione" del piano. I 15 miliardi della missione salute sono rimasti tali dopo la revisione, ha detto Fitto, spiegando che non c'è alcun taglio ma "c'è uno spostamento" perché per diversi progetti che erano stati inseriti nel piano non si riusciva a rispettare il termine del 2026. Quindi sono stati "spostati fuori dal Pnrr e sono ritornati al loro finanziamento originale". Per mantenere inalterato l'importo del Pnrr sono stati "sostituiti con due interventi" ovvero 500 milioni per la missione telemedicina e 250 milioni per l'assistenza domiciliare integrata. Inoltre sul progetto ospedale sicuro, che prevedeva 1,650 milioni nel Pnrr "abbiamo individuato una parte di risorse che tornano al loro finanziamento naturale". Per Fitto "non è il gioco delle tre carte", perché le risorse originali per la sanità, che provengono dal cosiddetto 'articolo 20' "vedono ancora oggi ampia disponibilità finanziaria". Esiste, spiega Fitto, "un problema per quelle Regioni che hanno utilizzato tutte le risorse articolo 20", e quindi per queste situazioni il governo da deciso di "garantire il mantenimento nel Pnrr o Pnc per l'intera copertura dei progetti".
La Camera ha approvato la risoluzione della maggioranza
L'Aula della Camera approva con 267 sì la risoluzione della maggioranza presentata dopo le comunicazioni rese dal ministro per il Sud Raffaele Fitto sul Pnrr. Nel documento si invita, tra l'altro, a proseguire il confronto con la Commissione europea per superare "le eventuali criticità che dovessero emergere nella fase di attuazione del Piano".
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