Tre morti al giorno sul lavoro e cinque decessi quotidiani per malattie professionali. E' da questo bollettino drammatico che parte il monito del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella 74/a giornata dedicata alle vittime degli incidenti sul lavoro. "La sicurezza sul lavoro, oltre che una prescrizione costituzionale, è anzitutto una questione di dignità umana. - ha sottolineato il capo dello Stato - Garantire condizioni di lavoro sicure significa rispettare la vita e il valore di ciascuna persona".
Per questo la sicurezza "è una priorità permanente per la Repubblica", ha scandito il presidente. L'emergenza c'è, è evidente e scuote le coscienze. Anche perché i numeri diffusi dall'Anmil, l'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro, evidenziano che negli ultimi dieci anni di miglioramenti non se ne sono visti, con "la tutela delle vittime ferma al 1965". Il bilancio dei dati del 2024 è finora più che deludente: tra gennaio e agosto di quest'anno gli infortuni sul lavoro denunciati all'Inail sono stati circa 387mila, quasi l'1% in più dello stesso periodo del 2023 e i morti denunciati sono stati 680 in crescita in questo caso di ben il del 3,5%. In più, come sottolineato dal presidente dell'Istituto, Fabrizio D'Ascenzo, i settori più colpiti sono sempre gli stessi, segno che qualcosa ancora non funziona e che l'attenzione deve ulteriormente aumentare.
"Nonostante la grave recrudescenza del fenomeno infortunistico, ad oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non riceve la giusta considerazione, dovrebbe invece rappresentare una priorità", denuncia il presidente dell'associazione, Emidio Deandri. Eppure il governo è in campo e punta a diffondere sempre di più la cultura della sicurezza, con norme come la patente a crediti appena entrata in vigore, ma anche lavorando sull'educazione nelle scuole e la formazione. Le imprese che in meno di due settimane hanno adottato la patente sono circa 400mila.
"Un risultato importante", lo ha definito la ministra del Lavoro Marina Calderone, assicurando che il nuovo strumento permette di mettere la parola fine al tempo dei "furbetti". Un'azione ispettiva specifica, ha aggiunto, è inoltre in corso per "verificare quelli che sono gli attestati che vengono consegnati quando bisogna esibire la prova dell'avvenuta formazione sulla sicurezza". La ministra si spinge anche un po' oltre e, di fronte alla platea di lavoratori rimasti vittima di infortuni riuniti in Campidoglio a Roma, promette di fare tutto il possibile per inserire in manovra un segnale di attenzione particolare. L'obiettivo è di garantire a chi ha subito un incidente e alle famiglie delle vittime rendite "più dignitose" dal punto di vista economico e "percepibili per un lasso di tempo più ampio". "Ci sono una serie di provvedimenti su cui stiamo lavorando. - ha assicurato - Confido in buone risposte già con la Finanziaria di quest'anno".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA