PALERMO - "Torno spesso in Sicilia ma trovo Palermo molto migliorata. Mi ha fatto piacere sapere che è stata scelta come Capitale della cultura 2018". Cosi principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie ha commentato il suo arrivo nel capoluogo, accompagnato dalla sorella, la principessa Beatrice, in un tour di iniziative solidali nel Sud dopo il viaggio negli Stati Uniti.
"Ieri siamo stati accolti dal presidente della regione Nello Musumeci che ci ha parlato dei problemi della Sicilia - ha aggiunto il principe - È stato un incontro molto gradevole, speriamo di rivederci presto per trovare cambiamenti molto positivi". Al termine della giornata di ieri, la visita allo Steri, sede del rettorato universitario, dove sono stati ricevuti dal rettore Fabrizio Micari. "Per me è sempre una grande emozione tornare qui", ha detto Carlo di Borbone, prima di proseguire la visita a Monreale, da dove nel 2013 è partito il progetto di solidarietà "Briciole di salute" per altre iniziative a sostegno dei meno fortunati.
Il principe, gran maestro dell'ordine Costantiniano, accompagnato dalla sorella, la principessa Beatrice, gran prefetto dello stesso ordine, hanno pranzato insieme alle 17 anziane ricoverate alla casa di riposo "Benedetto Balsamo" di Monreale. Con loro, monsignor Michele Pennisi, il sindaco di Monreale Piero Capizzi, e per un breve saluto, l'assessore regionale Lagalla. Il menù partiva dagli antipasti di panelle e caponata per finire con la cassata siciliana; in mezzo anelletti al forno e arista di maiale alla boscaiola. "Il progetto Briciole di salute ha permesso di aiutare a Monreale 40 famiglie e 17 anziani, i reali di Borbone da sempre hanno mostrato grande sensibilità verso questa iniziativa - ha detto l'arcivescovo Pennisi - Per le nostre anziane ospiti sarà un onore sentirsi coccolate dalla loro presenza".
Dopo il pranzo, l'inaugurazione dello spazio antistante la chiesa di Maria SS degli Agonizzanti, affidato alla delegazione costantiniana in Sicilia. Al termine delle investitura, l'inaugurazione dello stemma borbonico del 1700 realizzato da Ignazio Marabitti, ora pulito e restaurato. Domani la tappa conclusiva all'orto botanico dove la duchessa di Castro ha donato un'opera d'arte, un cactus d'oro.
In collaborazione con:
Sacro Militare Ordine di San Giorgio