(di Marzia Apice)
ROMA - L'occupazione qualificata, la ricchezza generata e redistribuita sul territorio, l'imponente gettito fiscale. E poi i progetti realizzati in sinergia con associazioni ed enti a sostegno di settori cruciali per la comunità, come la formazione, la cultura, la ricerca, la salute e l'integrazione sociale. E' stato un 2015 all'insegna della responsabilità per Lottomatica, l'impresa leader nel gioco regolamentato attraverso cui IGT PLC opera in Italia, che oggi ha presentato a Roma il suo primo Rapporto di Comunità relativo allo scorso anno.
Tenendo sempre a mente la tutela dei diritti e della sicurezza dei giocatori, e adottando un codice di condotta che va oltre le normative locali o imposte dai Governi, con precise norme di comportamento rispettate da dipendenti e da chi agisce per conto dell'azienda, Lottomatica ha improntato ogni attività sulla sostenibilità sociale generando ricadute importanti non solo dal punto di vista economico. E che sia un approccio vincente lo dimostrano i numeri presentati dal rapporto: 3.4 miliardi di euro di gettito fiscale provenienti da Lottomatica (sugli 8 miliardi di euro totali di entrate erariali che arrivano dal settore dei giochi), 388 milioni di euro redistribuiti ai fornitori (di cui oltre il 95% rappresentati da aziende italiane), 1.715 posti di lavoro (23 in più rispetto al 2014), 6 milioni di euro investiti in iniziative a favore della comunità e in attività a sostegno del gioco responsabile.
"Il gioco è al centro dell'agenda politica, economica e sociale. Noi proponiamo una gestione del settore secondo principi di responsabilità e restituzione alla collettività pur continuando a fare impresa con soddisfazione. Se si va lontano da slogan e da approcci frettolosi, ci si può sedere con le istituzioni rilevanti per affrontare e risolvere problemi", ha detto Fabio Cairoli, presidente e ad di Lottomatica, "chiediamo stabilità e certezza al governo. La componente territoriale della diffusione di alcune tipologie di gioco sta prendendo una deriva proibizionista. Non serve proibire, ma dare sicurezza soprattutto ai giocatori".
E proprio nell'ottica della sicurezza dei cittadini, prosegue l'impegno di Lottomatica anche nelle campagne di sensibilizzazione: un esempio è "Facciamo girare la Voce", per la prevenzione del gioco minorile e del gioco problematico, organizzata con il Moige e la Federazione Italiana Tabaccai. Oltre alle iniziative dedicate alla cultura (come il restauro del patrimonio artistico italiano, i progetti Il Gioco serio dell'Arte e Il Gioco più tuo, o le borse di studio per la Juniorchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia) molti anche i progetti destinati al sostegno di categorie sociali a rischio emarginazione e aree svantaggiate del Paese. Tra questi "Vincere da Grandi" e "Sistema per la Musica", in collaborazione con il CONI e con "El Sistema in Italia", destinati alle famiglie residenti quartieri difficili come lo Zen a Palermo, Scampia a Napoli, Quarto Oggiaro a Milano, per permettere ai ragazzi di praticare gratuitamente lo sport e la musica. "Questa è una storia di successo, il progetto con Lottomatica è vincente, andrebbe studiato all'università", ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, "il Coni avrebbe potuto indirizzare il proprio impegno verso altre tematiche, invece abbiamo scelto il sociale, facendo scelte mirate e condivise con Lottomatica. E' un dovere prestare attenzione al sociale. Anche con lo sport, in cui non c'è distinzione di sesso né di religione".
"Senza gioco legale sarebbe un disastro, innanzitutto sociale. La dimensione del gioco si sposterebbe sull'illegalità e perderemmo di vista alcuni aspetti che stiamo studiando, come la ludopatia. E il disastro sarebbe economico per tasse e iva per le entrate pubbliche, una perdita di oltre 10 miliardi, quasi un punto di pil", ha detto Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia con delega ai Giochi, "Il governo deve fornire regole nuove per dare certezze a operatori e opinione pubblica. L'obiettivo strategico è rendere la dimensione del gioco normale nella vita della gente".
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