di Paolo Berrettini
E' negli scritti della storia che chi arriva per la prima volta in Africa ci torna perchè in Africa tutti sentono il bisogno di tornare per godersi quei paesaggi di case, di natura, di scorci indimenticabili. In questi scorci si è dipanata la storia del popolo Congolese, storia dura fatta di pane amaro. L'AFRICA è una terra che niente chiede e tanto dà, contrariamente e lo scrivo con il cuore in mano alla nostra Italia. L'Africa è una terra molto lontana e per arrivarci sembra dover viaggiare all'infinito,eppure nel momento in cui si arriva ti riserva un accoglienza talmente familiare che riesci a sentirti. "UNO DI LORO".
E' palese la mia vita ha subìto un cambiamento radicale, seppur abituato a vivere spesso fuori casa perchè si sa, l'allenatore è un'uomo solo, solo con la propria libertà. L'Italia manca e con essa i gesti più semplici che governavano le mie giornate. Sembra strano ma non riesco più a vivere una stagione climatica, in quanto qui a Brazzaville conviviamo con un clima costantemente caldo ed umido a 35 gradi e nel breve ritorno in Italia vengo accolto da tutt'altre situazioni atmosferiche. Ciononostante, ho la presunzione di affermare che sono un perfetto casalingo, mi viene da ridere solo scrivendo! Un vero artista nel fare la spesa, insomma sia io che il mio assistente Fabrizio Cesana ci siamo ben organizzati vivendo al centro di Brazzaville abbiamo tutto a nostra disposizione, supermercati, banche, farmacie tutto ciò ci permettere di vivere serenamente in un ambiente lontanissimo dal nostro tricolore ma al tempo stesso accogliente.
Sono sincero. Spesso andiamo al ristorante sulle rive dell'incantevole fiume Congo a gustare sapori sconosciuti alla gastronomia Italiana, come il pesce SILURO, piatto prelibato. Brazzaville rappresenta la nostra piccola Umbria, dove il verde dipinge dei paesaggi meravigliosi,proprio ieri mi trovavo a Kinkala,un dipinto di natura. Le mie giornate si svolgono prevalentemente al Centro di formazione per accrescere ogni giorno i miei atleti, per poi raggiungere casa e magari se la stanchezza lo permette di cenare in riva al fiume, e come capita spesso in allegra compagnia di velenosi serpenti che costantemente decidono di strisciare tra i tavoli causando la fuga dei turisti!
Il week-end appena trascorso lo abbiamo dedicato al club tennis a Brazzaville come riportano le foto di facebook, e nel pomeriggio non potevo non seguire le partite, fortunatamente un canale televisivo mi permette di seguire la mia amata ROMA. Un pensiero, mille pensieri viaggiano quotidianamente in Italia, ma questo è il mio lavoro da sempre e non ammette lacrime o sentimentalismi. Credo che ciascuno di noi dovrebbe riservare nell'arco della propria vita il tempo e il desiderio di poter volare oltre la linea di confine. Io ho avuto il coraggio di vivere questa avventura in una terra così lontana, ma solo apparentemente.
IL DIARIO DI PAOLO
E' negli scritti della storia che chi arriva per la prima volta in Africa ci torna perchè in Africa tutti sentono il bisogno di tornare per godersi quei paesaggi di case, di natura, di scorci indimenticabili. In questi scorci si è dipanata la storia del popolo Congolese, storia dura fatta di pane amaro. L'AFRICA è una terra che niente chiede e tanto dà, contrariamente e lo scrivo con il cuore in mano alla nostra Italia. L'Africa è una terra molto lontana e per arrivarci sembra dover viaggiare all'infinito,eppure nel momento in cui si arriva ti riserva un accoglienza talmente familiare che riesci a sentirti. "UNO DI LORO".
E' palese la mia vita ha subìto un cambiamento radicale, seppur abituato a vivere spesso fuori casa perchè si sa, l'allenatore è un'uomo solo, solo con la propria libertà. L'Italia manca e con essa i gesti più semplici che governavano le mie giornate. Sembra strano ma non riesco più a vivere una stagione climatica, in quanto qui a Brazzaville conviviamo con un clima costantemente caldo ed umido a 35 gradi e nel breve ritorno in Italia vengo accolto da tutt'altre situazioni atmosferiche. Ciononostante, ho la presunzione di affermare che sono un perfetto casalingo, mi viene da ridere solo scrivendo! Un vero artista nel fare la spesa, insomma sia io che il mio assistente Fabrizio Cesana ci siamo ben organizzati vivendo al centro di Brazzaville abbiamo tutto a nostra disposizione, supermercati, banche, farmacie tutto ciò ci permettere di vivere serenamente in un ambiente lontanissimo dal nostro tricolore ma al tempo stesso accogliente.
Sono sincero. Spesso andiamo al ristorante sulle rive dell'incantevole fiume Congo a gustare sapori sconosciuti alla gastronomia Italiana, come il pesce SILURO, piatto prelibato. Brazzaville rappresenta la nostra piccola Umbria, dove il verde dipinge dei paesaggi meravigliosi,proprio ieri mi trovavo a Kinkala,un dipinto di natura. Le mie giornate si svolgono prevalentemente al Centro di formazione per accrescere ogni giorno i miei atleti, per poi raggiungere casa e magari se la stanchezza lo permette di cenare in riva al fiume, e come capita spesso in allegra compagnia di velenosi serpenti che costantemente decidono di strisciare tra i tavoli causando la fuga dei turisti!
Il week-end appena trascorso lo abbiamo dedicato al club tennis a Brazzaville come riportano le foto di facebook, e nel pomeriggio non potevo non seguire le partite, fortunatamente un canale televisivo mi permette di seguire la mia amata ROMA. Un pensiero, mille pensieri viaggiano quotidianamente in Italia, ma questo è il mio lavoro da sempre e non ammette lacrime o sentimentalismi. Credo che ciascuno di noi dovrebbe riservare nell'arco della propria vita il tempo e il desiderio di poter volare oltre la linea di confine. Io ho avuto il coraggio di vivere questa avventura in una terra così lontana, ma solo apparentemente.
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