Due partite nette e distinte, con logiche diseguali benchè accumunate dalle stesse urne elettorali: sono le elezioni regionali del Molise. Dalle quali usciranno sia indicazioni per il destino del governo nazionale sia la nuova mappa degli equilibri politici della regione per i prossimi 5 anni. Che non sarà una domenica come le altre lo hanno dimostrato i leader politici nazionali che in queste settimane hanno battuto il territorio palmo palmo sapendo di giocarsi molto per il futuro, soprattutto Di Maio e Salvini.
Per M5S e il centrodestra, capitanato da Salvini, la posta in gioco è alta e si parte dalla nuda verità dei numeri del 4 marzo: M5S con il 44.79% e 78 mila voti, Centrodestra 28,9% e 51 mila voti.
In mezzo l'incognita del centrosinistra raggruppato ad arrocco che riparte dalla debacle del 18,1% con 31 mila voti mentre nel 2013 il presidente uscente Paolo Frattura raccolse 85 mila voti. Sulla carta non dovrebbe esserci partita ma il voto amministrativo, specie in Molise, ha dinamiche diverse. Pesano i potenti locali e i pacchetti di voti che gestiscono: tra questi l'europarlamentare Aldo Patriciello, che 5 anni fa portò i suoi 14 mila voti in dote al centrosinistra e che stavolta è ritornato nella casa madre di centrodestra. Ma è sicuro che peseranno anche quegli 8 mila voti di sinistra che il 4 marzo si sparpagliarono tra Leu, Pap e Pci e che, si mormora, stanno conducendo una sotterranea battaglia per portare i consensi a M5S, nuova forma di voto utile per fermare l'avanzata delle destre targate Lega. Lega che riparte dal 8,67% e 15 mila voti delle politiche e che non fa mistero di tentare l'opa nei confronti di Forza Italia.
Centrodestra che candida un commercialista, Donato Toma, appoggiato da 180 candidati e 9 liste: e sull'esercito dei candidati portatori di voti si appuntano le speranze per la clamorosa remuntada che sogna il centrodestra. In Molise - 330 mila al voto, ma 78 mila sono residenti all'estero e difficilmente verranno a votare - ci sono 136 comuni e le liste che appoggiano Toma hanno sparpagliato i candidati come non mai.
Solo 20 i candidati della lista M5S per Andrea Greco, 33enne candidato di Agnone, e 100 per le 5 liste che appoggiano il candidato di centrosinistra Carlo Veneziale, assessore uscente del Pd. Candidato anche Agostino Di Giacomo che corre per Casapound.
Le regionali passeranno alla storia anche per essere le prime i cui risultati saranno gestiti nella fase ufficiosa dalla Regione stessa con un proprio software e non dalla Prefettura: la sala stampa regionale è già aperta per i circa 100 operatori dell'informazione piombati da tutta Italia a Campobasso nella ex Gil. I primi risultati saranno comunicati dalla regione a partire dalla chiusura dei seggi dopo le 23.00.