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Guida all'esame di terza media, tre scritti e l'orale

Guida all'esame di terza media, tre scritti e l'orale

Torna la modalità pre-pandemia, dai requisiti per l'ammissione al voto finale

12 giugno 2023

laura.giannoni@ansa.it

ANSACheck

Esame di terza media - RIPRODUZIONE RISERVATA

Esame di terza media - RIPRODUZIONE RISERVATA
Esame di terza media - RIPRODUZIONE RISERVATA

Anche l’esame di terza media ritorna completamente alle origini, dopo una serie di variazioni sul tema causate dalla pandemia nell’ultimo triennio. Rispetto a dodici mesi fa, infatti, l’esame vede il reinserimento dello scritto di inglese, sospeso nelle ultime edizioni per favorire studentesse e studenti.

E proprio in considerazione dell'ennesimo cambiamento, non mancano i dubbi da parte dei protagonisti: come si svolgeranno le prove? Quali sono i requisiti di ammissione? Come si calcola il voto finale? A fare luce su tutto questo è il sito Skuola.net, che ha delineato i tratti salienti dell’esame di Stato di Terza Media 2023.

Tre prove scritte e un colloquio orale: torna lo scritto di Lingue straniere
La struttura dell’esame di terza media, ricordiamo, risponde al decreto ministeriale n° 741/2017 (relativo al decreto legislativo n°62 del 2017), che stabilisce la composizione dell’esame di Stato per il primo ciclo d’istruzione: tre prove scritte affiancate da un colloquio orale. Nel dettaglio, il primo scoglio che gli studenti dovranno affrontare consiste nello scritto di italiano. Si tratta di una prova che si baserà su tre tipologie di traccia - tra cui i candidati dovranno selezionarne una da sviluppare - preparate dai docenti titolari dell’insegnamento della lingua italiana: testo descrittivo, testo argomentativo e comprensione del testo.

A seguire, la seconda prova scritta, quella che saggia le competenze logico-matematiche del candidato. Che è - si legge nella nota ministeriale dello scorso febbraio - “intesa ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dai candidati”. Anche questa sarà preparata sulla base delle indicazioni dei docenti di matematica interni alla scuola e consiste in due tipologie: problemi articolati su una o più richieste e quesiti a risposta multipla.

Infine, per quel che attiene gli scritti, il grande ritorno: la prova di lingua straniera. Articolata in due sezioni ben distinte - una per l’inglese e l’altra per la seconda lingua comunitaria (differente da scuola a scuola) - la prova misura “le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa”. Le tracce dello scritto di lingua straniera si possono collegare a diverse tipologie di compito: comprensione del testo; elaborazione di un dialogo; trasformazione di un testo; lettera o email personale e sintesi di un testo.

L’ultimo step dell’esame di Terza Media è, come sempre, il colloquio orale. In questa fase, la sottocommissione - riunita in sede collegiale - interroga il candidato al fine di valutarne “il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo”. Il tutto prestando particolare attenzione alle capacità dell’allievo di saper esporre e argomentare, anche con spirito critico, i diversi collegamenti tra le singole discipline. In questa fase, i diplomandi verranno anche interrogati sulle competenze acquisite nell’ambito dell’Educazione Civica. Inoltre, sebbene la normativa non preveda espressamente la realizzazione di una tesina come punto di partenza del colloquio, da quanto riportano e ricercano online gli studenti, sembra ancora essere abbastanza diffusa la consuetudine di richiedere la produzione di un elaborato di quel genere.

I requisiti di ammissione all’esame
Ma prima di poter affrontare l’esame vero e proprio, bisogna essere ammessi alla fase finale. Come recita il decreto legislativo n°62 del 2017, l’accesso all’esame di Stato passa necessariamente per le decisioni del Consiglio di classe, prese durante lo scrutinio finale. A tranquillizzare i ragazzi c’è, però, l’indicazione di ammettere “in via generale, anche nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline”. Purché vengano rispettati alcuni criteri. Prima di tutto, lo studente deve aver frequentato almeno tre quarti del monte ore annuale previsto e non essere incappato nella sanzione della non ammissione all’esame di Stato. Requisito fondamentale è poi la partecipazione -  non necessariamente il loro superamento - alle prove INVALSI, entro il mese di aprile.

Terza media, voto parziale e voto finale: come funziona?
Dopo aver deliberato sulle ammissioni, il Consiglio di classe decide anche sul voto di ammissione, con cui i candidati si presenteranno all’esame di Stato. In sede di scrutinio finale il Consiglio assegna, infatti, a ciascun alunno una votazione (espressa in decimi) relativa al percorso triennale svolto. Il voto di ammissione farà poi media con il voto scaturito dalle tre prove d’esame, e da qui si otterrà il voto finale: da sottolineare come l’esame si considera superato solo a fronte di una votazione pari o superiore a sei decimi. La Commissione può riservarsi la possibilità di assegnare all’unanimità la lode ai candidati che hanno raggiunto il voto di dieci decimi.

La certificazione delle competenze
Il livello delle competenze acquisite dallo studente al termine delle scuole medie, verrà poi inserito nella certificazione finale delle competenze, al cui interno rientrano anche quelle di “cittadinanza” progressivamente acquisite. Un documento, questo, che viene redatto durante lo scrutinio finale e che vuole aiutare gli studenti anche all'orientamento per la scuola superiore. E che, a conclusione dell’esame, verrà consegnato sia alla famiglia dell’alunno sia, in copia, all’istituzione scolastica o formativa prescelta per il ciclo successivo.

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