Una prevalenza delle forze di centrodestra e una affluenza molto bassa alle urne ha caratterizzato il versante balcanico del voto europeo. Unica eccezione la Romania, che ha registrato l'affermazione dello schieramento di centrosinistra al governo. Anche in quel Paese tuttavia la partecipazione al voto e' stata molto bassa.
In CROAZIA, il Paese membro piu' giovane della Ue alla quale ha aderito nel luglio 2013, il centrodestra ha ottenuto il 41,5% dei voti con cinque degli 11 europarlamentari spettanti. Molto staccata al 29% la coalizione di centrosinistra al potere. Il grande perdente e' certamente il premier socialdemocratico Zoran Milanovic, che ha parlato di "importante lezione per noi". Tomislav Karamarko, il leader conservatore (Hdz, gruppo Ppe) ha dedicato la "grande vittoria" alle popolazioni alluvionate della Slavonia. Gli elettori croati sembrano aver punito la compagine governativa per il protrarsi della crisi. "Siamo l'unico Paese dei 28 a non mostrare segni di ripresa", ha detto Karamarko. Molto bene e' andata una nuova formazione ecologista e di sinistra che ha ottenuto il 9,5% e un europarlamentare. Sopra lo sbarramento del 5% anche una formazione di destra euroscettica. Molto bassa l'affluenza in Croazia, dove ha votato solo il 25,2%.
Successo dei conservatori anche nella vicina SLOVENIA, dove sono state confermate le previsioni della vigilia. Il vincitore e' il Partito democratico sloveno (Sds) dell'ex premier Janez Jansa, al quale e' andato il 24,8% e tre degli otto eurodeputati. Alle sue spalle un'altra formazione conservatrice formata da Nova Slovenija e Partito popolare sloveno col 16,4% e due seggi a Strasburgo. Il partito Verjamem (Credo) di centrosinistra ha ottenuto il 10,6% e un seggio. Ma anche in Slovenia il voto europeo e' andato in secondo piano rispetto alle parlamentari anticipate che dovrebbero tenersi a luglio. Bassissima la partecipazione alle europee, con solo il 24% degli sloveni recatisi alle urne.
Successo del centrodestra anche in BULGARIA, dove il partito conservatore Gerb (all'opposizione) dell'ex premier Boyko Borissov ha ottenuto il 30% e sei dei 17 seggi all'Europarlamento. Molto distanziato il partito socialista, che appoggia il governo, con un deludente 18,5% e 4 seggi, quasi alla pari con il partito della minoranza turca che ottiene il 18,4% e 4 seggi. Altre due formazioni hanno superato lo sbarramento, e in definitiva a Strasburgo la Bulgaria invia esponenti tutti europeisti. Ma l'affluenza alle urne ha toccato il minimo storico del 35%. Cosa questa che parla di una disillusione nei valori dell'Europa unita.
Controcorrente la ROMANIA dove, come era del resto nelle previsioni, hanno vinto col 43% le forze di centrosinistra (Usd) al governo , con 16 dei 32 eurodeputati spettanti. Delusione nel centrodestra con il partito nazionale liberale che ha preso solo il 15% e sei seggi. Male anche l'ex partito del president Traian Basescu al 12%. In linea con gli altri Paesi dei Balcani anche in Romania l'affluenza e' stata molto basal al 32,1%.
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