Il Pd vince anche se con un leggero calo in termini percentuali, la Lega Nord raddoppia i propri voti e aspira ad essere "l'unica opposizione a Matteo Renzi", il M5S appare in buona forma, Forza Italia invece crolla al minimo storico ed apre la crisi interna al partito. Con Matteo Salvini, forte della crescita del Carroccio, che senza mezzi termini rilancia l'opa sul centrodestra invitando il Cavaliere a farsi da parte: "A 79 anni si goda i frutti del suo immenso lavoro", afferma con durezza. Il voto alle comunali in Trentino-Alto Adige e in Val d'Aosta fa dunque sorridere il premier ed il segretario del Carroccio, mentre la debacle di Forza Italia, scesa dal 22% al 4%, è talmente clamorosa che mette in secondo piano qualsiasi altra lettura del voto.
Si tratta di un dato allarmante per gli azzurri, in particolare se in rapporto con l'exploit dei "cugini" del Carroccio capaci di salire al 13% e così diventare, almeno in Trentino Alto-Adige, il secondo partito. Salvini approfitta immediatamente delle difficoltà azzurre: dopo aver sottolineato che la Lega ha "triplicato i voti" rispetto a due anni fa (in quel caso si trattava però di politiche), punta a proporsi come il vero antagonista del premier: "C'è stato un effetto Renzi al contrario. Se tanto mi dà tanto è un bell'antipasto per il 31 maggio", è il suo primo commento. Parole alle quali replica immediatamente il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini: "A chi in queste ore esulta per qualche punto percentuale in più di voti - sottolinea - ricordiamo sommessamente che non siamo più nella prima Repubblica. In questo tipo di elezioni conta solo chi arriva primo. Si rassegnino: anche stavolta il Pd ha vinto, loro hanno perso". In questa corsa a due Pd-Lega resta fuori proprio il Cavaliere. "Per quanto riguarda il calo di Forza Italia, lascio che siano loro a fare la riflessione necessaria", sottolinea il segretario leghista. In Forza Italia la delusione è forte: i big del partito tacciono.
Il primo a metterci la faccia è Giovanni Toti, consigliere politico del partito e candidato azzurro alle regionali in Liguria. Toti propone "la nomina al più presto di un commissario" e assegna le responsabilità di questi "risultati ampiamente deludenti" alla "inadeguatezza di ricette, litigi, distinguo e totale incapacità della locale classe dirigente". L'unico a mostrare ottimismo in casa azzurra è il senatore Maurizio Gasparri: "Vinceremo in Veneto, in Campania, in Puglia, in Liguria e nelle Marche - profetizza - Forza Italia vincerà le regionali per cinque a due. La sconfitta a Trento? Ne parleremo". Il M5S, intanto, gioisce per il risultato nelle comunali di ieri. "Abbiamo raddoppiato i consensi - scrive il blog di Beppe Grillo - C'è ancora molto lavoro da fare, ma la strada è quella giusta". I cinquestelle sono galvanizzati dai sondaggi delle regionali che li vedono in forte crescita e, come il Carroccio, sperano di poter intercettare eventuali voti in uscita da Forza Italia. Le regionali più che un tagliando per il governo Renzi potrebbero trasformarsi in un test per valutare il peso dei partiti di opposizione ed individuare il vero anti-Renzi.