"Io credo che con tutti sia possibile avere un dialogo e questo si augurava anche il presidente della Cei anche prima dei risultati elettorali - ha detto il Segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin parlando di elezioni -, dicendo che da parte nostra ci sarà la volontà di parlare con tutti e di parlare anche di cose su cui non siamo d'accordo, perché ci sembra importante che il dialogo si confronti anche su questioni che possono essere particolarmente difficili e particolarmente complesse".
"Per l'Italia - ha detto Parolin - mi auguro semplicemente che sia un momento in cui ci sarà uno sviluppo spirituale e materiale e che tutti lavorino in vista di questo sviluppo e per il bene comune". "Bisogna evidentemente - ha proseguito, riferendosi alle possibili ripercussioni elettorali sul tema dei migranti - lavorare con chi c'è: non possiamo scegliere noi gli interlocutori. Questo non significa che la Chiesa non continuerà a svolgere il suo ruolo e a proporre determinati valori, sperando che ci sia apertura e accoglienza anche dall'altra parte".
"Siamo d'un altro Stato e parliamo con tutti, così guardiamo distaccati ma col desiderio che si trovino soluzioni giuste per il Paese". Mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana risponde sulle preoccupazioni per la politica italiana. "E' strano che qualcuno tiri il Vaticano da una parte e dall'altra: questo non c'è da parte nostra perché rispettiamo l'autonomia dello Stato italiano e dei partiti. Sono loro a trovare le soluzioni tecniche giuste, noi ci limitiamo a proclamare i principi per la buona convivenza di un popolo, ancorati alla Dottrina sociale della Chiesa. Basta".
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