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Gen Z alla prima esperienza di convivenza all’estero, come superare i test dei coinquilini

Gen Z alla prima esperienza di convivenza all’estero, come superare i test dei coinquilini

Primo trasloco per l'anno all'estero oppure università fuori con Erasmus, prove di indipendenza

29 luglio 2024, 18:51

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck
Harvard University campus iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Harvard University campus iStock. - RIPRODUZIONE RISERVATA

Scolarizzazione, mobilità, scambi culturali, Erasmus+. Le modalità per passare un periodo di studio all’estero già a partire dal liceo sono molte e una massa di studenti, dai 13 ai 18 anni, si prepara al loro primo trasloco per cominciare la scuola a settembre in un altro paese, europeo oppure no. Dall’Australia al Canada, dagli Usa all’Irlanda, Nuova Zelanda, dalla Francia al resto dell’Europa al Sud Africa la generazione Z si appresta a conoscere il mondo, studiandolo a fondo.
E’ altrettanto pronta alla prima vera prova di indipendenza, fatta di regole pratiche di convivenza con chi non si conosce? Per loro a settembre cambierà tutto: dormitori, convitti oppure famiglie ospitanti e affitta-camere. Su come affrontare la prima convivenza fuori casa non mancano dibattiti e meme sui social. I ‘test dei coinquilini’ si sprecano e TikTok è il social più gettonato. Le domande riguardano chi pulisce di più, chi va di più alle feste, chi fa di più la spesa, chi è più fortunato in amore e chi è il più ‘casinista’ tra i coinquilini, ma anche indicazioni preziose sulle modalità di studio del paese ospitante. I ragazzi ci scherzano molto su ma organizzare le incombenze quotidiane e la gestione della casa per convivere in serenità non è facile, soprattutto quando si è alle prime armi. Per gli studenti universitari i riferimenti pratici non mancano e anche il manuale Erasmus + handbook, a cura dell’Unione Europea include qualche raccomandazione, seppure generica. Entra più nel dettaglio la guida “Erasmus: A Complete Guide- Written by students, for students”, anche questa dedicata agli studenti universitari: “Per stare sereni e convivere bene con gli altri è necessario avere qualche regola perché aiutano a trovare dei punti comuni nonostante esperienze pregresse e abitudini differenti” ricorda chi ha già vissuto l’esperienza di studio all’estero.
Cosa raccomandare invece agli adolescenti delle scuole superiori per vivere più serenamente con i coinquilini che non si conoscono? Sono pronti a condividere spazi, tempo, abitudini differenti e modi diversi di comportarsi all’interno della nuova casa? Se i convitti hanno regolamenti chiari da far rispettare, è ancora più importante avere bene in mente qualche regola se a settembre si sarà accolti in famiglia o da chi semplicemente affitta le stanze del proprio appartamento e non si occuperà di pasti e gestione del nuovo arrivato.
“Ci sono dei principi da rispettare per vivere il tuo appartamento alla grande, stipulando delle regole di convivenza tra coinquilini e trovando i giusti compromessi per andare d’accordo, - spiega il team del portale di Joivy, organizzazione internazionale nel mercato residenziale per studenti o lavoratori. - La prima regola è il rispetto. Non va bene comportarsi sempre e solo secondo i propri desideri, bisogna pensare a quello che potrebbe dare fastidio a chi vive insieme a te. Questo vale soprattutto nella gestione della casa, quindi attenzione ai rumori, a tenere pulito, evitando di usare ciò che non è tuo se non concordato in anticipo, non lasciando le proprie cose in giro ed essere disponibile quando viene richiesto di affrontare insieme problematiche della casa e così via”. 
Per convivere in modo sereno è utile stabilire ruoli e compiti, magari compilando una lista di turni da assolvere puntualmente. Regole e turni includono le pulizie degli spazi comuni,  portare fuori la spazzatura, usare la lavatrice, gestire la cucina, lavare subito le stoviglie per lasciare agli altri pulite e così via. La corretta gestione degli spazi comuni è importante, dal salotto, all’ospitalità di amici , dal frigorifero alla dispensa.  “È importante che lo spazio a disposizione in ogni ambiente della casa venga suddiviso equamente tra gli inquilini, precisano gli esperti. - Per esempio, in cucina: ognuno il suo ripiano del frigorifero, una o due mensole nelle credenze o mobiletti in dotazione. In bagno ognuno deve avere il proprio posto per gli asciugamani, per bagnoschiuma e shampoo”. I ragazzi educati, si potrebbe commentare, avranno anche più chance di lasciare un buon ricordo nella famiglia ospitante creando nuove amicizie e legami importanti per il futuro. 

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