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Fra conigli, ricci e granchi all'ombra del Colosseo

Fra conigli, ricci e granchi all'ombra del Colosseo

Alla Festa di Roma e poi su Sky il docu 'L'Impero della Natura'

ROMA, 19 ottobre 2023, 11:36

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I rari rospi smeraldini che richiamano le femmine con il loro canto, quasi invisibili ma appariscenti quando vengono illuminati. Pettirossi, gabbiani e cornacchie intorno alla Chiesa di San Sebastiano al Palatino; l'unico granchio d'acqua dolce italiano, il potamon fluviatile, che da millenni riesce a vivere e procreare tra i marmi. Ma anche, fra gli altri, falchi, civette, ballerine bianche, conigli, gatti, ricci, e un esercito di insetti, da api e coleotteri a predatori come calabroni e vespe orientali. Un mondo nascosto di giorno dal rumore dei turisti, che gli scienziati, soprattutto di notte, studiano e osservano. È il viaggio da una prospettiva inaspettata nel cuore della Roma antica che offre L'impero della natura. Una notte al parco del Colosseo, il documentario di Luca Lancise e Marco Gentili, prodotto da Sky e Brandon Box in collaborazione con Parco Archeologico del Colosseo e MiC, che debutta in preapertura alla Festa del Cinema di Roma per poi approdare su Sky e Now nel 2024.

Questo luogo "non è solo un sito archeologico, ma un miracolo. Un vero e proprio ecosistema, pieno di forme di vita" di micro habitat isolati. "Ci sono cose ad aspettarci che dobbiamo imparare a trovare a guardare" dice il naturalista Gianluca Damiani, che è tra gli studiosi impegnati nell'area, dove la popolazione animale è costantemente monitorata con le fototrappole. Sono fotocamere che si attivano al passaggio degli animali, realizzando scatti e video. Immagini che regalano momenti quotidiani, a volte divertenti, come una civetta in primissimo piano, altri drammatici, come un gatto che preda un coniglietto nascosto dai genitori nella tana. Così tra umani 'ospiti' e animali padroni di casa, scopriamo, ad esempio, con il naturalista Giacomo dell'Omo, l'ora dei merli, verso le 06.20, con i volatili "che sembra si mettano d'accordo per accogliere il sole". Il Foro romano "è un'isola dentro Roma, le scogliere sono rappresentate dalle mura di Roma e il mare è la città: le vestigia di questo posto offrono opportunità uniche agli uccelli e loro se ne sono accorti". Fra i progetti di studio quello legato ai comportamenti dei gabbiani, sui quali sono posti piccoli gps che registrano i loro movimenti: "Potremmo usarli come campionatori dell'ambiente urbano" dice dell'Omo, anche per avere dati sulla qualità dell'aria. Non mancano gli incontri interessanti come quello con il gabbiano Emilio, che ogni anno si prende una vacanza di qualche mese da Roma, andando in Svizzera, per poi tornare. E assistiamo a scene di lotta per la sopravvivenza come quella delle api contro le temibili vespe orientalis (non sono bastate per fermarle delle trappole alla birra) o i calabroni, per i quali "un'arnia è come un ristorante" spiega Alice Lenzi. Il documentario compie infine anche un percorso nel sottosuolo con gli archeologi Edoardo Santini e Valentina Roccella, che controllando le cavità di tufo sotto la Domus Flavia, ci fanno scoprire 'pezzi' di una Roma "ancora più antica di quella imperiale".

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