"Quello che posso dire è che sono felice di aver incontrato un uomo che ha un'anima meravigliosa e poi è anche un regista che stimo moltissimo". Così Monica Bellucci in un albergo romano parla della sua relazione con Tim Burton, il regista di Edward mani di forbice. L'occasione è la presentazione alla Festa di Roma del docu "Maria Callas: Lettere e Memorie", interpretato da Monica Bellucci che racconta il suo tour internazionale dal novembre 2019 al gennaio 2023. Un inevitabile confronto tra due epoche, quella di oggi e quella di ieri, e la sintonia tra due donne artiste. Nel docu di Tom Volf e Yannys Dimolitsas comunque una vasta ricerca di materiale di archivio insieme a delicatezza ed emozione. "Conoscevo l'artista, la diva Callas, ma non la donna - dice Bellucci - e avevo molta paura la prima volta a teatro quando leggevo le sue parole e la sua vulnerabilità. Mi sono sentita subito a contatto con la sua anima. Insomma a teatro abbiamo raccontato Maria e non la Callas. Lei stessa diceva: 'Sono come un uccellino che quando è felice canta e quando non lo è muore'. Era una donna con cuore sincero, semplice, solo se sei così puoi morire d'amore". Cosa l'ha colpita della Callas? "Il fatto che ha affrontato grandi rischi nella vita come divorziare quando in Italia non esisteva il divorzio. Poi quando ha incontrato Onassis ha messo in discussione tutto per amore. Era una donna moderna piena di forza e fragilità". E aggiunge: "Era una diva intoccabile, irraggiungibile, c'era allora un'enorme distanza tra artista e pubblico, non si accettavano debolezze, errori. Le dive oggi non esistono più, per questo si ha paura di esprimere le proprie fragilità".
Che succede oggi fra donne e uomini? "Devo ringraziare molto i registi uomini con cui ho lavorato. Non sono una donna che non ama gli uomini. Per me loro hanno bisogno di noi e noi di loro.
Attraverso la liberazione della donna si liberano anche loro. Se si vogliono colorare le unghie oggi lo possono fare. È innegabile che siamo di fronte a un grosso cambiamento sociale.
Ho anche lavorato - ha continuato la Bellucci - con bravissime registe che hanno un modo di raccontare il cinema molto diverso da quello degli uomini". Cosa pensa di sua figlia, Deva Cassel, che segue le sue orme ed ora è protagonista dell'atteso Gattopardo in tv? "Mi fa piacere vederla felice. Cosa le ho consigliato? Fare questo lavoro con passione, ma anche divertendosi".
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