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Mezzogiorno, 'il body shaming può distruggere le persone'

Mezzogiorno, 'il body shaming può distruggere le persone'

Debutta alla regia con il corto Unfitting, sulla sua vicenda

ROMA, 23 ottobre 2023, 10:06

di Francesca Pierleoni

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Scambi come 'Abbiamo un problema, sei grassa' detto da un produttore (Fabio Volo) a una famosa attrice (Carolina Crescentini), bersaglio di body shaming che ribatte 'Ma io sono brava' e lui sferzante, 'Non ce ne frega un cazzo'. È un esempio della ferocia raccontata in Unfitting, il corto con cui debutta alla regia Giovanna Mezzogiorno che si ispira, anche a colpi di ironia, alla propria vicenda: l'essersi ritrovata, negli ultimi anni, per l'aumento di peso durante la gravidanza, vittima di rifiuti sul lavoro, commenti impietosi, voci (compresa quella di essere malata), insulti, risatine, nel mondo del cinema, dei media, sui social network. Il film breve, prodotto da One More Pictures in collaborazione con Grazia (l'idea del corto viene dalla direttrice del magazine, Silvia Grilli) e Bulgari, debutta in Special Screenings alla Festa del Cinema di Roma. Fra gli interpreti, per il microcosmo lavorativo dell'attrice nella storia, anche Ambra Angiolini, Marco Bonini, Massimiliano Caiazzo e l'agente Moira Mazzantini, nei panni di se stessa. Il body shaming "è una questione di cui si chiacchiera tanto ma non viene mai realmente raccontato quanto possa essere grave per una persona - spiega in conferenza stampa Giovanna Mezzogiorno, che dimostra uno sguardo registico forte -. Non pretendo di cambiare le cose con il corto, anche perché questi atteggiamenti appartengono a una cultura millenaria". Gli attacchi al fisico "possono essere devastanti in fase adolescenziale, tanto da indurre a gesti gravi. A me è successo in un'altra età e posso dire che fa male comunque, fa male sempre". L'attrice, classe 1974, vincitrice in carriera fra gli altri, di un David di Donatello, quattro Nastri d'argento, una Coppa Volpi a Venezia per La bestia nel cuore, nominata in Francia cavaliere dell'Ordine delle arti e delle lettere, ricorda: "Ho preso 20 chili durante la gravidanza dei miei due gemelli. Poi, è pure un alibi: sono stata grassa 10 anni anche per pigrizia, perché ho fatto più vita casalinga che lavorativa, era più facile andare a svuotare il frigo. Bisogna essere onesti". Detto ciò, "che questo diventi un'arma degli altri per offendere, denigrare, ricamare leggende su una mia malattia.. sono cose gravi da dire, possono rovinare la vita di una persona". Quello che "si viene a creare è qualcosa di allucinante. Ci vuole molta resistenza e si vivono varie fasi. Prima c'è lo sbigottimento, poi bisogna capire cosa sia successo e alla fine bisogna saperne ridere. Per questo ho fatto un corto con questo tono sul body shaming, ricordando sempre che può distruggere la vita delle persone" rimarca l'interprete di La finestra di fronte, che ha in programma nel 2024 il ritorno a teatro con un testo del neo premio Nobel Jon Fosse, La ragazza sul divano, con la regia di Valerio Binasco. Anche Carolina Crescentini vive nella sua vita di attrice "lo stesso bullismo. Porto una taglia 42, e mi sento dire a volte 'dovresti perdere un po' di peso' per un abito che voglio usare. Non si valuta nemmeno di adattare l'abito. Io penso di avere un buon carattere, mi prendo in giro ed è la mia difesa, ma fa molto male. È una continua, costante mancanza di rispetto e di educazione". In questi giorni "mi hanno scritto tante persone che vengono prese di mira". Il cuore, la testa, anche nel mestiere di attrice "dovrebbero essere più importanti del girovita". Marco Bonini sottolinea di aver voluto partecipare al corto, perché è "amico fraterno da 30 anni di Giovanna Mezzogiorno, sia per una mia militanza nella questione di genere dove l'elemento maschile è un grande assente. L'emancipazione femminile - spiega - va avanti al galoppo e io la supporto in toto, quella maschile non è mai partita e questo è il problema". Lo vediamo anche "nella cronaca di questi giorni, la nostra presidente del Consiglio, che è lontano dalla mia parte politica ma è una donna che stimo è stata vittima dentro casa dell'assenza dell'emancipazione maschile che ha annaspato e ha cercato certezze ormai desuete e anche un po' ridicole".

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