a piccola Minerva avrà un motivo in più festeggiare il suo compleanno. La bimba italiana che proprio domani compie sei anni è riuscita a uscire dall'inferno di Gaza, dove infuria la guerra tra Hamas e Israele, insieme alla madre palestinese. E' la quinta connazionale, dopo i quattro operatori umanitari di mercoledì, a lasciare la Striscia grazie all'apertura del valico di Rafah.
"Ancora una buona notizia", ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, mentre la Farnesina è costantemente impegnata per "mettere tutti in sicurezza": le autorità consolari al Cairo hanno parlato di dodici persone, inclusi i familiari palestinesi. Per il secondo giorno consecutivo centinaia di cittadini stranieri, con doppia nazionalità e anche feriti, hanno attraversato il confine con l'Egitto per mettersi in salvo, dopo quasi un mese di conflitto che li ha costretti a vivere in trappola con tutti gli altri civili palestinesi, tra le bombe e i combattimenti.
Le operazioni di evacuazione, che finora hanno interessato circa 800 persone (tra cui 74 americani), stanno coinvolgendo anche gli italiani. E dopo i quattro quattro volontari di ong internazionali e la moglie palestinese di uno di loro, sono riuscite ad uscire dalla Striscia anche Minerva e Bayan Alnayyar, la mamma palestinese. Arrivate al confine da Gaza City, sono state accolte dal personale dell'ambasciata al Cairo per essere trasferite nella capitale egiziana in vista del successivo rientro in Italia.
Minerva "era molto stanca appena arrivata, si vedeva che era provata, ma nel corso della giornata si è progressivamente tranquillizzata, soprattutto quando siamo riusciti a uscire dal valico di Rafah", ha raccontato il console italiano Federico Novellino. Parlando di una bimba "ovviamente molto timida", e che "parla italiano". A tutti gli operatori impegnati sul campo il ministro Tajani ha tenuto a porgere un ringraziamento speciale: "dai funzionari delle sedi diplomatiche al Cairo, Tel Aviv e Gerusalemme, al nostro servizio di intelligence che, con il costante coordinamento dell'Unità di Crisi della Farnesina, ha ottenuto questo importante risultato", ha ricordato. Il lavoro adesso continua per portare in salvo gli altri connazionali.
E già domani si spera di farne uscire in un numero maggiore rispetto ai primi due giorni. "Probabilmente uno o due intendono restare a Gaza essendo della Croce Rossa, per continuare a fare il loro lavoro, ma noi siamo pronti ad accompagnare tutti al Cairo, con breve visita all'ospedale italiano Umberto I per garantire un controllo medico, per poi quando vogliono farli rientrare in Italia", ha spiegato Tajani, che parlando delle evacuazioni ha parlato di operazioni "complesse".
Secondo le autorità egiziane, sarebbero settemila in tutto le persone di oltre 60 nazionalità da far uscire da Gaza. Intanto, oltre alla piccola Minerva e alla madre, sono pronti all'imminente rientro in Italia i quattro connazionali, ospitati in una struttura del Cairo messa a disposizione dall'ambasciata. Come Maya Papotti di Azione contro la Fame, che non ha nascosto il "sollievo", perché "la situazione a Gaza è stata davvero difficile". La sua preoccupazione adesso è per il resto del suo team e per la popolazione di Gaza. Per la loro protezione, ha sottolineato Maya, "la risposta umanitaria deve essere attivata con urgenza".
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