Per circa la metà dei maturandi la seconda prova è stata decisamente fuori portata: più difficile del previsto e, per molti, con argomenti mai affrontati a scuola. A segnalarlo è un sondaggio effettuato da Skuola.net, che ha raccolto le impressioni a caldo di 500 maturandi al termine della prova.
Solo 1 su 3 ha ritenuto le tracce di seconda prova in linea con le aspettative e appena 1 su 10 le ha reputate più facili del previsto. Oltre 1 su 2, invece, le ha trovate più ostiche di quanto si attendeva. Così non sorprende che il 23% dei maturandi si sia visto quasi “costretto” a copiare, sia con i metodi tradizionali che con ausili tecnologici.
Questo nonostante, così come avvenuto per lo scritto di Italiano, il contenuto del plico ministeriale fosse abbastanza aderente agli argomenti affrontati in aula durante l’anno scolastico. Per 1 su 4 tutto quello che serviva per svolgere il compito era stato spiegato dai professori, mentre per quasi 1 su 2 c’era giusto qualche nozione di cui la classe era all’oscuro. Alla fine, quindi, circa un altro quarto (25%) non aveva cognizione di parecchi passaggi richiesti dalle consegne.
Ma, alla fine, il giudizio resta negativo. Dovendo dare un voto alle tracce, oltre 4 su 10 gli assegnano una “insufficienza”. Solo 1 su 4 gli da tra “ottimo” e “molto buono”. Mentre 1 su 3 si pone nel mezzo, dando un “abbastanza buono”.
A posteriori, ha creato meno problemi la presenza del commissario esterno come “responsabile” della prova. Oltre 1 su 3 dice di aver avuto in sorte un docente rigoroso, ma gentile. Per un altro terzo (34%) è stato addirittura collaborativo, aiutando anche un po’ chi aveva bisogno di supporto. Solo al restante terzo si è palesato davanti a un commissario severo.
Circa 1 su 4 confessa di aver copiato quantomeno una parte del compito. La metà di loro copiando dai compagni, l’altra metà dividendosi equamente tra supporti analogici (bigliettini, annotazioni sul dizionario, ecc.) e digitali (smartphone, internet, IA, ecc.). E c’è persino chi si è rivolto all’intelligenza artificiale: sono la stragrande maggioranza di quanti hanno optato per metodi di “copiaggio” tecnologici.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA