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Christmas Blues, il Natale per chi vorrebbe risvegliarsi a feste finite

Christmas Blues, il Natale per chi vorrebbe risvegliarsi a feste finite

E' un periodo divisivo, c'è chi lo aspetta e chi sente malinconia

20 dicembre 2024, 17:25

di Alessandra Magliaro

ANSACheck
Christmas season in Jerusalem © ANSA/EPA

Christmas season in Jerusalem © ANSA/EPA

Da una parte c’è chi sente malinconia e si chiuderebbe in casa fino all’Epifania, dall’altra c’è chi corre da un lato all’altro della città, pensa agli ospiti di Natale, ai regali per i parenti e le maestre e nel frattempo infila colazioni, pranzi, merende, aperitivi e cene senza un momento di respiro, per riuscire a fare gli auguri a tutti. Sono giorni teoricamente bellissimi, ci sono feste da festeggiare, biscotti e altre prelibatezze. Ma non per tutti. È forse questo di Natale e delle feste il periodo dell’anno più divisivo in assoluto.

Chi aspetta il Natale da tutto l’anno e non vede l’ora di infilarsi nel tunnel albero, decori, regali, jingle bell a loop, manicaretti, e chi vede illuminarsi dietro alle luci festose e alle cene in famiglia i propri dolori, sentendosi sprofondare in tristezza e solitudine come se tutta quella gioia, quella condivisione che amplifica di contro le difficoltà personali, magari un lutto recente.  Ci si mette poi la  depressione invernale fatta di giornate corte, fredde, piovose e chi è in questo mood vorrebbe svegliarsi il 7 gennaio.


Succede ogni anno, anche se ogni anno ci si ripromette che si reagirà diversamente e che le feste natalizie non intaccheranno il nostro equilibrio. Però puntualmente a molti di noi capita di sentirsi sopraffatti.
Come aiutare se stessi ad affrontare le feste con un approccio più sereno e positivo, contrastando la malinconia? Si prova a restare ancorati alle abitudini cercando di non trascurare se stessi e lavorare un po' su di se accettando ad esempio che il periodo natalizio non sia necessariamente perfetto, senza giudicarsi, tanto sono una manciata di giorni e poi passa. Si può agire in casa, aumentando luci calde e colori rilassanti , a prescindere se ci piace o meno decorarla, in modo di creare a prescindere uno spazio accogliente, poi fare un esercizio di gratitudine giornaliero, scrivendo cose di cui siamo grati in modo di mantenere una prospettiva positiva. Non bisogna trascurare la regolarità dell'attività fisica: fare movimento (anche una camminata) migliora il rilascio di endorfine, abbassa il cortisolo (ormone dello stress) e riduce la tensione.


Riuscire, a prescindere dal meteo, ad attraversare un giardino, un parco, un riflesso di verde e natura, può essere molto importante: essere esposti alla luce naturale: passare almeno 30 minuti al giorno all’aperto può stimolare la produzione di serotonina . Non diventare asociale ma cercare le connessioni sociali positive: trascorrendo del tempo con persone che ci fanno stare bene.

Se la famiglia crea ansia, scegliere momenti e ambienti che riducano lo stress. Altre routine rilassanti come bagni caldi, il tempo tutto per se di leggere, ascoltare musica, magari praticare la meditazione aiutano a ridurre i pensieri negativi ricorrenti e a coltivare gratitudine.

Anche le piante possono aiutarci la melissa, la passiflora, il biancospino, la rhodiola per darci relax oppure pappa reale, guaranà, miele, eleuterococco per darci un picco di energia. Possiamo avere stress da overbooking e a parte ridurre gli impegni se ci riusciamo, la soluzione è ovviamente organizzarsi al meglio, imparare a dare priorità.

In casi come questi il no a qualcosa è quanto mai liberatorio . Per chi invece subisce il christmas blues oltre ai consigli per allontanare i pensieri negativi, dribblare gli impegni familiari riducendoli al minimo o se si ha la possibilità fare un viaggio che allontani da situazioni o dai ricordi, non resta che aspettare, passerà anche questo Natale.

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