I social mai come oggi sono in piena campagna elettorale. Secondo un recente sondaggio di Skuola.net emerge, infatti, la propensione da parte dei giovani a seguire i politici anche o solo sui social network. Amati o detestati, i protagonisti della prossima tornata elettorale sanno di essere seguiti da un fiume di followers e hanno imparato a sfruttare questa nuova opportunità di comunicare. Addio cene elettorali e volantinaggio, gli elettori più giovani si conquistano o si perdono tra un cinguettio e l'altro.
Secondo l'indagine di Skuola.net quasi 8 ragazzi su 10 dichiarano di seguire almeno un politico su Twitter, tra questi il 76% lo fa per tenersi sempre aggiornato, il 16% per interagire con loro e l'8% per poterli criticare e, nella peggiore delle ipotesi, per insultarli. Tra chi cerca un dialogo via Twitter, c'è un 20% di giovani che dichiara di aver ricevuto una risposta dal politico contattato.
Tuttavia un consistente 42% dichiara che la vera innovazione nella politica si dovrebbe vedere altrove mentre un ragazzo su 5 pensa che comunque non siano i politici in persona a gestire il profilo online. Di tutt'altro parere un ragazzo su tre che, invece, vede nei contatti sui social un nuovo strumento di comunicazione che permette al cittadino di interagire direttamente con il politico.
Anche lo scontro diventa sociale. Su internet viaggia anche il botta e risposta dei leader che, sapendo di essere osservati da una platea sconfinata, stanno ben attenti a quello che dicono. Vincere un duello a distanza via twitter significa infatti aggiudicarsi un punto in più soprattutto tra i più giovani. Basti vedere, ad esempio, le ultime scaramucce tra Renzi e Grillo sui comizi in piazza a Reggio Emilia.
Contendendosi il record di affluenza maggiore, non hanno mancato di postare foto e chiedere alla rete il confronto fotografico.
Commenti e post a valanga con tanto di hashtag creati ad hoc, dal grillino #noncenessuno al renziano #inpiazza.
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