I 57mila aspiranti camici bianchi ricorderanno l’8 settembre come una mattinata di ansia e stress. In migliaia hanno affollato le aule universitarie dalle prime ore del mattino per dare via al test di Medicina alle 11:00. Da quel momento hanno avuto a disposizione 100 minuti per rispondere a 60 quesiti di cultura generale, logica, chimica, biologia e matematica e fisica. E secondo quanto emerso dal web riuscirci è stata davvero un’impresa. Cultura generale, la materia più temuta prima del via al test, ha ceduto il suo posto a biologia e chimica. Skuola.net ha seguito in diretta lo svolgimento delle prove di ammissione a Medicina.
LE DOMANDE DI CULTURA GENERALE - Una domanda su chi non ha mai rivestito il ruolo di Presidente della Repubblica e una sul luogo in cui si è tenuta l’Esposizione universale del 1900. Sono stati questi i due quesiti di cultura generale, la materia che più delle altre preoccupava i candidati del test di Medicina memori dell’uscita di Chomsky di anno fa. Questo secondo le indiscrezioni giunte nelle ultime ore alla redazione di Skuola.net.
BIOLOGIA… COL CUORE, MA ANCHE CON IL FEGATO - Indiscrezioni che vedono anche porre ai candidati domande di biologia su temi come il cuore, il funzionamento del muscolo , il fegato, la glicolisi e il ciclo di Calvin. E proprio biologia insieme a chimica sembrano esser state le materie che più delle altre hanno messo a dura prova gli aspiranti medici e dentisti.
TEST MEDICINA: TROPPO DIFFICILE - Così difficili che in molti hanno postato cinguettii di protesta su Twitter subito dopo la prova di Medicina. Come un utente che, per esempio, ha affermato che più di un test di Medicina quello di oggi era un tesi di laurea, o qualcun altro che, ancora, ha raccontato come secondo lui bisognasse già avere una laurea in Medicina per poter rispondere a quelle domande.
LE PROTESTE - Ma i tweet non sono stati gli unici modi con i quali i ragazzi oggi si sono fatti sentire. Infatti le proteste contro il numero chiuso, in particolare conto quello di Medicina, sono iniziate stanotte con il flash mob romano sulle scale del Ministero. Gli studenti di LINK - Coordinamento Universitario, l'Unione degli Studenti e la Rete della Conoscenza hanno srotolato uno striscione con su scritto “Vogliamo un’università senza barriere, no al numero chiuso” e dietro un muro di cartone su cui era possibile leggere lo slogan “Il numero chiuso non è salutare”. E proprio questo è stato il motto che ha accompagnato le azioni di protesta che si sono svolte nelle principali città italiane senza compromettere lo svolgimento delle prove di Medicina.
IRREGOLARITÀ E RICORSI - Prove che invece sono state forse compromesse per delle presunte irregolarità avvenute in alcune città come, per esempio, Foggia. Qui un candidato arrivato con 7 minuti di ritardo ha potuto svolgere ugualmente il test visto che le buste che li contenevano ancora non erano state aperte. Ma i genitori degli candidati che li aspettavano fuori hanno voluto come segnalare tutto ai Carabinieri. E proprio questa insieme ad altre presunte irregolarità che sembrerebbero esserci state in altre università italiane fanno temere la stessa pioggia di ricorsi dello scorso anno.
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