Le simulazioni degli scritti di maturità – che hanno debuttato il 19 febbraio con la prima delle due prove d’italiano previste (la prossima sarà il 26 marzo, oltre a quelle di seconda prova, previste per il 28 febbraio e 2 aprile) – è una delle tante novità che stanno accompagnando l’esame di Stato riformato. I continui aggiornamenti sui contenuti delle prove hanno infatti spinto il Ministero a organizzare ben 4 simulazioni nazionali, due per ogni scritto e per tutti gli indirizzi, nessuno escluso. Un inedito assoluto, che potrebbe aiutare i maturandi a intravedere cosa potrebbe essere proposto a giugno e cosa invece non ci sarà. Ma com’è andata la ‘prima’? Lo racconta Skuola.net.
Gli autori dell’800 tornano in campo
Giovanni Pascoli, uno degli autori più evocati (invano) dal Totoesame - tradizione di ogni vigilia di maturità – viene tolto dalla naftalina e proposto agli studenti. Perché se la precedente riforma aveva bandito gli autori dell’800, privilegiando quelli del secolo appena concluso, lo schema che debutterà quest’anno richiama in causa anche scrittori e poeti dall’unità d’Italia in poi. Quindi Carducci, Verga e colleghi (Pascoli compreso). Autori sempre molto ben approfonditi nei programmi, al contrario di quelli più recenti. Facilitando di fatto gli studenti. Ma è altresì probabile che il Novecento rimanga saldo in sella. Il Miur, infatti, ha previsto per l’analisi del testo ben due tracce; facile immaginare che si cerchi di contemplare contemporaneamente un autore del passato e uno più recente, magari l’uno con un testo in prosa e l’altro con una poesia (o viceversa). Aprendo un’ampia rosa di scelte. Certo, lo spettro del doppio ‘sconosciuto’ - vedi i precedenti Magris (per la prosa) e Caproni (per la poesia) è sempre in agguato, ma sarebbe davvero una cattiveria gratuita.
Quote rosa all’analisi del testo?
A confermare questa legge (non scritta) dell’alternanza è stato lo stesso Ministero con le sue prime indicazioni. Visto che, accanto a Pascoli (poesia - ‘800) ha fatto la sua comparsa un testo di Elsa Morante (prosa - ‘900); tra l’altro si tratta della prima donna protagonista dell’analisi del testo alla Maturità (seppur in una simulazione). Difficile che la stessa accoppiata venga però riproposta a giugno. Ma se un’autrice dovesse farsi strada anche all’esame di Stato vero e proprio, si potrebbe iniziare a scommettere sulle letterate che vengono scomodate ogni anno, come Alda Merini o Grazia Deledda.
Un’attualità… “umanistica”
Singolari anche le scelte per i temi di attualità. Uno s’immaginerebbe di commentare i grandi fatti, gli eventi, le ricorrenze. Invece si propone agli studenti di riflettere sui grandi perché dell’esistenza: la felicità e il senso della vita (partendo, quasi un paradosso, da un brano di Leopardi) oppure la fragilità (avendo come spunto un testo dello psichiatra Andreoli). L’attualità, semmai, entra nella terza tipologia: il testo argomentativo, dove compaiono il dibattito sui diritti umani o la valutazione degli effetti della globalizzazione, prevedendo domande di comprensione e un elaborato personale dello studente a partire da una o più fonti. In ogni caso, tracce che confermano come ci si possa preparare all’esame semplicemente informandosi e documentandosi sui giornali.
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