È uno dei passaggi principali nella marcia di avvicinamento ad ogni esame di maturità: l'uscita dei commissari esterni, i professori chiamati da altre scuole per comporre metà della commissione che dovrà giudicare i ragazzi. Quei nomi già da qualche giorno sono stati comunicati alle segreterie scolastiche e, da poche ore, sono stati pubblicati anche sul sito ufficiale del Miur dedicato all'esame di Stato. A quanto pare, però, i ragazzi non ne sono interessati più di tanto; forse distratti dalle tante novità che porterà con sé l'esame 2019. A sostenere questa tesi è il portale Skuola.net che, subito dopo la notizia dell'uscita dei commissari, ha chiesto a 4mila maturandi che tipo di strategia avevano in mente per capire qualcosa in più di chi si troveranno di fronte a fine giugno.
Tanti, infatti, gli studenti che hanno saputo quasi in tempo reale che i nomi c'erano ed erano all'interno delle mura scolastiche: sono più o meno 7 su 10; al 54% glielo hanno detto direttamente i propri docenti, all'11% il personale scolastico, al 5% il preside. Ma più della metà di loro, pur avendo ricevuto la soffiata, non ha approfondito ulteriormente l'argomento: solo il 47% è passato in segreteria (il 35% incaricando un rappresentante di classe, il 12% in prima persona). Molti altri, invece, attenderanno senza troppi patemi: il 19% li consulterà online, il 17% raccoglierà informazioni prima dell'esame. Una buona fetta, però, non è affatto curiosa di saperne di più (17%). Tutt'altro atteggiamento per l'altra metà, composta da quelli che hanno voluto conoscere i nomi il prima possibile. Quasi tutti (86%) non hanno perso tempo e hanno già fatto partire le indagini sui commissari: 3 su 4 hanno allestito un pool di classe, l'11% si è attivato autonomamente; a loro si aggiungerà nei prossimi giorni un altro 8%; appena il 6% ha saziato la sua curiosità con la lista dei cognomi.
Approccio analogo per chi scoprirà gli elenchi in Rete, visto che circa 8 su 10 affermano che si muoveranno immediatamente: stavolta la maggioranza (45%) lo farà da solo davanti al computer, un altro 34% si farà aiutare dai compagni di maturità. La strategia più utilizzata per capire in anticipo il carattere e i metodi dei membri della commissione? Non c'è dubbio: presidiare i social network, che per il 41% dei 'cacciatori di commissari' sono la fonte più ricca e completa di indiscrezioni. Il più gettonato? Facebook (51%), usato soprattutto dai più grandi (docenti compresi), batte Instagram (37%), che per una volta non è il social preferito dagli adolescenti. Anche il passaparola, però, va forte: il 25% chiederà ad altri studenti, meglio se alunni della scuola in cui insegnano i commissari esterni. Terza opzione (15%), l'aiuto dei propri professori. Dopodiché inizierà il consueto scambio di informazioni sui gruppi online e sui siti per studenti: alcuni, divisi per regione e grandi città, si stanno popolando di ora in ora. I maturandi sembrano molto più interessanti agli aspetti didattici che a quelli caratteriali: il 35% tenterà di individuare soprattutto le fissazioni sulla materia insegnata, il 23% le domande che fanno più di frequente, il 18% la maggiore o minore severità nell'assegnare i voti. Solo il 19% si concentrerà sulla personalità del futuro commissario; mentre il 5% baderà ad altro ma, per il momento, tiene segreta la sua strategia
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