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Venezia, Leone d'oro alla Stanza accanto di Pedro Almodovar. Nicole Kidman e Vincent Lindon migliori attori

Venezia, Leone d'oro alla Stanza accanto di Pedro Almodovar. Nicole Kidman e Vincent Lindon migliori attori

Leone d'argento a Vermiglio di Maura Delpero. Premiato Moretti per il miglior restauro con Ecce Bombo

LIDO DI VENEZIA, 07 settembre 2024, 22:42

Francesco Gallo

ANSACheck
81st Venice Film Festival - RIPRODUZIONE RISERVATA

81st Venice Film Festival - RIPRODUZIONE RISERVATA

The Room next door (La stanza accanto) di Pedro Almodovar (Spagna) ha vinto il Leone d'oro a Venezia 81 per il miglior film. È interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore e racconta la storia di due amiche, una delle quali malata terminale decide di praticare l'eutanasia.

La vincitrice della Coppa Volpi femminile è Nicole Kidman per il film Babygirl di Halina Reijn (Stati Uniti), assente alla premiazione per la morte della mamma.

La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Venezia 81 è stata vinta da Vincent Lindon per il film The Quiet Son (Jouer avec le feu) di Delphine Coulin e Muriel Coulin (Francia).

Vermiglio di Maura Delpero ha vinto il Leone d'argento - Gran Premio della Giuria. Il film è una coproduzione Italia, Francia, Belgio.

A Venezia 81 vincono i film d'impegno con un tema forte - come eutanasia, olocausto, educazione dei figli, aborto clandestino, destra nazista -, l'Italia di Vermiglio e soprattutto le donne: nel palmares a portarsi a casa un premio sono ben quattro registe sulle cinque presenti (unica esclusa e la nostra Giulia Louise Steigerwalt di Diva futura).

Intanto il Leone d'oro va meritatamente all'eutanasia da camera e sincopata di Pedro Almodovar de 'La stanza accanto', il film forse meno almodovoriano e autorale del regista spagnolo e il primo in lingua inglese.

Leone d'argento invece per l'Italia con 'Vermiglio' di Maura Delpero, una storia sussurrata sul tempo che passa nel paesaggio metafisico delle Dolomiti al confine con l'Austria dove c'è la guerra, ma è lontana, a valle. E dove si consuma anche una piccola-grande tragedia. Vince invece il Leone d'argento per la miglior regia, l'utopismo architettonico di Brady Corbet in 'The Brutalist', film titanico su un'ambizione altrettanto titanica, quella di un grande architetto ispirato all'ebreo ungherese László Tóth emigrato negli Stati Uniti nel 1947 a cui viene commissionata un'opera gigantesca da un mecenate piuttosto ottuso. Il riferimento dichiarato è 'La fonte meravigliosa', romanzo e poi film con Gary Cooper.

Sul fronte Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile e maschile vincono Nicole Kidman e Vincent Lindon , rispettivamente in 'Babygirl' e 'Jouer avec le Feu' (Noi e loro, titolo italiano) due film diretti da due registe. Nel caso di Nicole Kidman dietro la macchina da presa la statunitense di origine danese Halina Reijn, che dirige l'attrice australiana in un thriller erotico in cui compare nuda in più di una scena. La Kidman è Romy, manager di un'industria robotica sposata e con figlie, che si trova improvvisamente invischiata in un rapporto sadomaso con un giovanissimo stagista di nome Samuel. Vincent Lindon invece sotto la guida delle due sorelle francesi, Delphine e Muriel Coulin, è un vedovo, ex sindacalista, con due giovani adolescenti da crescere uno dei quali viene conquistato da un gruppo neo-nazista con risvolti tragici.


C'è poi il caso di Walter Salles e il suo 'I'm still here', un grande film con protagonista assoluta una straordinaria Fernanda Torres nei panni di Eunice Pavia, madre di cinque figli la cui vita viene sconvolta dal singolare arresto del marito, ex deputato, e poi dalla sua successiva sparizione. Tutti puntavano alla sua vittoria come miglior attrice, sicuramente più meritata di quella della Kidman, ma invece al film è arrivato il premio alla miglior sceneggiatura andato a Murilo Hauser e Heitor Lorega. Infine, per restare al solo concorso ufficiale, ancora due premi: quello speciale della giuria andato ad 'April' della regista georgiana Dea Kulumbegashvili, con la storia di un'ostetrica che si presta ad aborti clandestini e il Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente andato più che meritatamente a Paul Kircher che interpreta Anthony, quattordicenne smart che ruba l'amatissima moto del padre pur di raggiungere la ragazzina che ama, nel film francese 'Leur enfants après eux' di Ludovic Boukherma e Zoran Boukherma. Ricordiamo che la giuria di Venezia 81, presieduta da Isabelle Huppert era così composta: James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e Zhang Ziyi. Una curiosità: Pedro Almodovar è stato premiato con due Premi Oscar, cinque premi BAFTA, due Golden Globe e altrettanti Emmy Awards e, nel 2019, ha ricevuto il Leone d'oro alla carriera proprio a Venezia.

Kidman assente per la morte della madre, il cuore a pezzi

"Sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre è mancata, sono rimasta scioccata e sono dovuta tornare dalla mia famiglia. È incredibile questo momento, il mio cuore è a pezzi". Così Nicole Kidman, Coppa Volpi a Venezia 81 per la sua interpretazione nel film Babygirl, in un messaggio letto sul palco ha spiegato la sua assenza per il grave lutto subito.

Miglior restauro a Venezia Classici è Ecce Bombo. Moretti, ora più reattivi verso la pessima legge sul cinema

A Venezia Classici, la Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, ha assegnato il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema a Chain reactions di Alexandre O. Philippe (Stati Uniti). Il premio per il miglior film restaurato è andato ad Ecce Bombo di Nanni Moretti (Italia, 1978).

"Forse dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema". Così Nanni Moretti, sul palco della finale della Mostra del cinema di Venezia, dopo aver ricevuto il premio per il miglior restauro di Venezia Classici con Ecce Bombo. "Vi ringrazio per questo premio inaspettato, sproporzionato, esagerato, visto che c'erano in gara film di De Sica, Truffaut, Lang, Brook".

Migliore attore a Orizzonti è Francesco Gheghi

Il premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile a Venezia 81 è stato vinto da Francesco Gheghi per il film Familia di Francesco Costabile (Italia)

Leone del futuro a Familiar Touch di Sarah Friedland

Il Leone del futuro, premio Venezia Opera Prima assegnato dalla giuria presieduta da Gianni Canova a Venezia 81, è stato vinto da Familiar Touch di Sarah Friedland (Stati Uniti). Il film ha partecipato nella selezione di Orizzonti.

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