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Venezia, Leone d'oro alla Stanza accanto di Pedro Almodovar. Nicole Kidman e Vincent Lindon migliori attori

Venezia, Leone d'oro alla Stanza accanto di Pedro Almodovar. Nicole Kidman e Vincent Lindon migliori attori

Leone d'argento a Vermiglio di Maura Delpero. Premiato Moretti per il miglior restauro con Ecce Bombo

LIDO DI VENEZIA, 09 settembre 2024, 11:42

dell'inviata Alessandra Magliaro

ANSACheck
81st Venice Film Festival - RIPRODUZIONE RISERVATA

81st Venice Film Festival - RIPRODUZIONE RISERVATA

Con Pedro Almodovar che alza il Leone d'oro mentre la sala lo applaude fragorosamente in piedi va in archivio Venezia 81, la Mostra del cinema che quest'anno ha riportato al Lido un grande numero di star.

È stata nel segno del grande regista spagnolo la cerimonia in cui le istanze per il cinema, il tema forte del fine vita, il genocidio a Gaza, l'aiuto alle donne sono stati, tra i ringraziamenti e le commozioni, l'argomento dei discorsi dei premiati.

Nella prima fila della galleria al centro si è seduto, senza percorrere il red carpet, il neo ministro della cultura Alessandro Giuli. Solo due settimane fa quella stessa poltrona era occupata da Gennaro Sangiuliano costretto da uno scandalo a dimettersi ieri. Giuli ha seguito la cerimonia, con un occhio al telefonino, avendo accanto il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco suo storico amico.

E Buttafuoco dichiarando chiusa l'81/a Mostra di Venezia, nel dare appuntamento all'82/a che si svolgerà dal 27 agosto al 6 settembre 2025, ha declamato una frase delle Epistole di Orazio "Caelum, non animum mutant qui trans mare currunt" ("Mutano non il loro animo, ma il cielo coloro che vanno per mare") che potrebbe essere un auspicio proprio per Giuli.

 

La presidente di giuria Isabelle Huppert, con un abito scultura bianco (la domanda in sala era: e ora come lo toglierà?), ha annunciato il premio ad Almodovar, dato all'unanimità, per il film La stanza accanto. Il regista, al suo primo film in lingua inglese, si è emozionato, ha parlato del "miracolo" che le sue grandi attrici Julianne Moore e Tilda Swinton sono riuscite a fare ogni giorno sul set di questa storia su una donna alla fine dei suoi giorni e della sua amica scelta per accompagnarla in questo fine vita.

"Ogni essere umano deve essere libero di scegliere questo momento con dignità e i governi devono prendere decisioni, fare regolamenti per aiutare le persone e rispettarle", ha detto Almodovar. L'Italia c'è, arrivata sul palco per il secondo premio, il Leone d'argento Gran premio della giuria, con una regista tenace quanto minuta, Maura Delpero con la sua seconda opera, Vermiglio, girata quasi totalmente con attori non protagonisti, in lunghi mesi per rispettare le stagioni, e in dialetto. Agnieszka Holland, nella giuria di Venezia 81, la abbraccia e le consegna il leone.

Video Mostra di Venezia, Leone d'oro a Pedro Almodovar per 'La stanza accanto'

 

"Questo film è stato possibile con il sostegno pubblico. Vorrei ricordare - ha detto Delpero - che senza questi fondi il film avrebbe dovuto tradire se stesso, non avrebbe avuto il dialetto che è la musica di questo film, non avrebbe avuto volti veri ma magari attori che avrebbero fatto incassare, non avrebbe potuto aspettare i ritmi della natura. È importante che ci sia dialogo tra il cinema indipendente e le istituzioni", ha concluso la regista guardando proprio verso il palco dove era seduto il neo ministro.

Non solo: Delpero ha colto l'occasione del premio nella notte dei Leoni per parlare anche di politica familiare, dal suo esempio di regista mamma, una politica di conciliazione tra lavoro e famiglia. "Mi auguro che la società che si riproduce con i corpi delle donne senta questo problema come suo e non lasci sole le donne", ha concluso. L'appello per il cinema è venuto dopo l'invito di Nanni Moretti ai colleghi cineasti.

 

Video Almodovar Leone d'oro con 'La stanza accanto'

 

Sul palco ritirando il premio per il miglior restauro a Venezia Classici di Ecce Bombo ("un premio inaspettato, sproporzionato, esagerato visti i film in gara Da De Sica a Fritz Lang, ma che mi emoziona perché evidentemente riesce a parlare ancora, ai giovani di oggi") ha detto con voce forte: "Forse dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema". Giuli insomma dal palco di Venezia qualche avvisaglia sullo stato d'allerta del cinema l'ha avuta.

 La serata, politica a parte, è stata anche tanto altro. La sorpresa Nicole Kidman che, richiamata al Lido per essere premiata con la Coppa Volpi per Babygirl ha avuto la notizia della morte della madre ed è tornata a casa, e la profusione di ringraziamenti di Vincent Lindon, Coppa Volpi per Noi e loro, alla presidente Huppert: "cosi generosa verso un attore francese ed è raro" ha detto prima di baciare uno ad uno i giurati e scherzare con autoironia sui suoi disturbi facciali "ecco i miei tic partono". Il più tenero? Decisamente il giovane Francesco Gheghi, migliore attore a Orizzonti per il film Familia di Francesco Costabile, che racconta una storia vera di violenza domestica e di un parricidio. Un discorso lunghissimo il suo, interrotto dalla commozione sincera, e con dediche speciali (persino al nonno in cielo) ai genitori "che mi hanno cresciuto con amore e serenità che diamo troppo per scontati". L'exploit? Decisamente quello della regista Sarah Sarah Friedland, che con la sua opera prima Familiar Touch ha avuto tre premi importanti. Ebrea americana, Friedland ha espresso solidarietà al popolo palestinese. Stesso proclama da Scandar Copti che per Happy Holidays, che parla di due famiglie palestinesi e israeliane a confronto.




Kidman assente per la morte della madre, il cuore a pezzi

"Sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre è mancata, sono rimasta scioccata e sono dovuta tornare dalla mia famiglia. È incredibile questo momento, il mio cuore è a pezzi". Così Nicole Kidman, Coppa Volpi a Venezia 81 per la sua interpretazione nel film Babygirl, in un messaggio letto sul palco ha spiegato la sua assenza per il grave lutto subito.

Miglior restauro a Venezia Classici è Ecce Bombo. Moretti, ora più reattivi verso la pessima legge sul cinema

A Venezia Classici, la Giuria presieduta da Renato De Maria e composta da 24 studenti dei corsi di cinema delle università italiane, ha assegnato il Premio Venezia Classici per il miglior documentario sul cinema a Chain reactions di Alexandre O. Philippe (Stati Uniti). Il premio per il miglior film restaurato è andato ad Ecce Bombo di Nanni Moretti (Italia, 1978).

"Forse dovremmo essere più reattivi nei confronti della nuova pessima legge sul cinema". Così Nanni Moretti, sul palco della finale della Mostra del cinema di Venezia, dopo aver ricevuto il premio per il miglior restauro di Venezia Classici con Ecce Bombo. "Vi ringrazio per questo premio inaspettato, sproporzionato, esagerato, visto che c'erano in gara film di De Sica, Truffaut, Lang, Brook".

Migliore attore a Orizzonti è Francesco Gheghi

Il premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile a Venezia 81 è stato vinto da Francesco Gheghi per il film Familia di Francesco Costabile (Italia)

Leone del futuro a Familiar Touch di Sarah Friedland

Il Leone del futuro, premio Venezia Opera Prima assegnato dalla giuria presieduta da Gianni Canova a Venezia 81, è stato vinto da Familiar Touch di Sarah Friedland (Stati Uniti). Il film ha partecipato nella selezione di Orizzonti.

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