Una "prolungata luna di miele" che unisce due Paesi non solo a livello istituzionale ma anche economico e culturale. Quella tra Italia ed Emirati Arabi Uniti è una condivisione di intenti destinata a migliorare nel tempo, come dimostrano non solo i dati ma anche l'accoglienza che questi giorni stanno ricevendo il Villaggio Italia e l'Amerigo Vespucci ad Abu Dhabi.
A sottolineare la vicinanza tra i due Paesi sono stati oggi la sottosegretaria alla Difesa, Isabella Rauti, e l'ambasciatore d'Italia, Lorenzo Fanara, durante il Forum ANSA dedicato proprio alle relazioni bilaterali tra Abu Dhabi e Roma.
"Negli ultimi due anni - ha sottolineato l'ambasciatore - ci sono state 24 visite istituzionali italiane in 24 mesi. L'export tra i due Paesi cresce in maniera esponenziale e alla fine dell'anno l'export italiano supererà i 7 miliardi di euro, più di quello che esportiamo nel subcontinente asiatico. Ma l'impegno dell'ambasciata italiana non è solo nel promuovere le visite istituzionali o l'economia e il business, ma anche la cultura, nostro pilastro fondamentale".
"Noi come governo - ha spiegato la senatrice Rauti - ci siamo impegnati molto per rinsaldare i rapporti, oggi ottimi, con gli Emirati Arabi Uniti. In un passato non troppo lontano c'erano state alcune criticità ma siamo riusciti a riconquistare la loro fiducia rilanciando e rinsaldando questi rapporti". Uno dei temi principali della 31/ma tappa del tour Vespucci, la seconda nell'area mediorientale, è stato quello della pace e del "ruolo" dello storico veliero della Marina Militare come suo ambasciatore. "Il Vespucci è certo ambasciatore di pace - le parole di Rauti -, perché rappresenta l'Italia e l'italianità. Siamo percepiti ovunque come coloro che hanno un approccio di cooperazione, di dialogo e di rispetto. Il veliero, solcando i mari, ha fatto proprio questo, costruire dialogo, armonia e pace tra i popoli in un momento in cui imperversa l'instabilità".
Al Forum ANSA, organizzato nel Villaggio Italia dello Zayed Port di Abu Dhabi, hanno partecipato anche rappresentanti della cultura e dello sport, italiani ed emiratini, tra cui il direttore della Dubai Opera Paolo Petrocelli, il giovanissimo pilota di Formula 4 Rashid Al Dhaheri, il fondatore ed editore di Radio Italia Dubai Marco Virgili e lo scultore Jago, da anni impegnato proprio negli Emirati. "Questo Paese - ha detto Jago - è un palcoscenico sul mondo. Qui si può fare l'esperienza di stare nel mondo, che è una cosa unica, incredibile. Io vivo qui da cinque anni, e tutta la mia esperienza è oggi condizionata dalla cultura araba".
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