All'ultimo respiro, il derby di Torino lo ha vinto la Juventus che aveva rischiato di perderlo. Un colpo da maestro di Pirlo, un destro dal limite che più angolato non si poteva, ha spazzato via i sogni di gloria granata al minuto 48', con i bianconeri in 10 per l'espulsione di Lichsteiner. Una festa ormai insperata per gli juventini, uno choc per il Toro ed i suoi tifosi che stavano gustando il piacere di avere fatto soffrire la capolista. Anzi di averla bloccata. Invece no, la serie bianconera allo 'Stadium' si è allungata di un altro anello, è arrivata la vittoria numero 26 di fila nel campionato. Un copione da derby insomma, con la Juve fortunata a cogliere l'ultimissima occasione ed ad uscire indenne da una serata poco brillante, il Toro sfortunato ed ingenuo. La palla persa a 15" dalla fine, sull'assalto di Bonucci, è stato un peccato di gioventù di Benassi, che all'inizio del secondo tempo era entrato al posto di Vives. Bastava buttare via la palla lontano e probabilmente l'1-1 non sarebbe più cambiato. I granata hanno avanzato qualche timida protesta, ma le riprese tv hanno confermato che il fallo del difensore non c'era. Il pallone così è arrivato a Pirlo che l'ha trasformato in oro: a fine stagione vittorie come questa, prese per i capelli, potrebbero avere un peso enorme. Per il momento, la Juve ha incassato i tre punti forse più difficili di quest'anno e ha continuato la sua corsa, ma questa sera, forse per la stanchezza del mercoledì di Champions (Tevez, Llorente e Marchisio tra i più appannati), deve davvero ringraziare di essersi salvata: ha subito le ripartenze granata e tanti tiri in porta come raramente le capita in casa.
Non c'era Buffon, fermato dai dolori alla spalla destra, postumi di un trauma subito a Malmoe - ha spiegato il club bianconero - ed il suo Storari ha incassato il gol che la Juve non subiva nel derby da 12 anni. Merito di un capolavoro di Bruno Peres: il giovane brasiliano ha divorato, con una velocità degna di un duecentista di atletica, 80 metri di campo, si è liberato di Pogba, ha staccato di metri Evra, ingannato Vidal e Chiellini e scoccato un sinistro che è andato a sbattere sul palo più lontano, finendo in rete. Era il gol del pareggio, segnato 8' dopo l'1-0 di Vidal che i granata sognavano. Rete su rigore, quella del cileno, per un gomito alzato in barriera di El Kaddouri sulla punizione calciata da Pirlo. Un'altra ingenuità granata: l'arbitro Orsato aveva appena invitato a tenere le braccia aderenti al corpo. Il centrocampista marocchino ha fatto finta di non sentire: gomito alto. Rigore senza troppe discussioni se non quelle di rito: Vidal non ha fallito il primo colpo, Orsato ha fatto ripetere per l'entrata in area di un bianconero, ma il cileno è stato altrettanto perfetto nella ripetizione, cambiando lato. Il Toro si è ripreso presto, capendo quanto era in difficoltà la Juve e con Amauri ancora spuntato in attacco ma instancabile in fase di copertura, ha pareggiato presto. E poi non si è mai fatto schiacciare: Tevez non aveva la mira e la lucidità dei giorni migliori ed i bianconeri non hanno mai spaventato davvero il Toro. I granata hanno sfiorato il raddoppio, soprattutto con Quagliarella smarcato in contropiede da Amauri, ma l'ex in scivolata ha colpito solo il palo esterno. Sarebbe stato il 2-1 e per la Juve sarebbe stata dura. Ma è andata diversamente.
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