"Non sono mai stato così forte". Alla fine di un anno che lo ha visto rinascere e guardando a un 2015 dove vuole provare a battere Marc Marquez e Jorge Lorenzo, Valentino Rossi assicura di sentirsi come all'apice della carriera dopo tre stagioni passate con più ombre che luci. Nel 2014 il Dottore è riuscito a tornare protagonista, chiudendo il Mondiale al secondo posto, alle spalle del giovane fenomeno spagnolo. "Ho lavorato tanto quest'anno su tutti i piccoli dettagli - racconta al sito di motori 'Autosport' - Tutto è cambiato. Prima di tutto i miei avversari, che sono più giovani e più forti di quanto lo fossero in passato. E io sono più vecchio, anche se mi sento al 100%". L'altra variabile per Rossi è costituita dal grande cambiamento fatto dalle moto stesse. "Anche le moto sono cambiate, le gomme e i sistemi elettronici sono parecchio diversi e soprattutto il modo di guidare la moto è cambiato tantissimo in questi 10 anni - spiega ancora il 35enne pilota della Yamaha - Ma mi piace provare a migliorarmi, fa parte del gioco". Dopo un 2013 avaro di soddisfazioni, Rossi si era dato sei Gp di tempo per capire se andare avanti o decidere di lasciare la MotoGp. "Sono davvero felice e orgoglioso, è stata un'ottima stagione perché sono riuscito a migliorare la mia velocità e i miei risultati di tanto rispetto alla stagione passata. Era un obiettivo molto importante per me perché dovevo decidere se continuare o fermarmi. Mi sono divertito tanto, ci sono state molte belle gare e altrettante battaglie".
E anche la scelta di divorziare dal suo storico capo tecnico Jeremy Burgess per affidarsi a Silvano Galbusera si è rivelata positiva: "E' stata una decisione difficile, anche per il rapporto che ci legava, ma è stata anche una decisione coraggiosa della quale ero abbastanza sicuro, anche perché oggi il modo di lavorare in MotoGp è diverso rispetto al passato".
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