Un tempo erano gare tra onde e meduse in cui l'avversario da battere era la natura, e non i rivali. Adesso nei bacini costruiti con acqua piatta e molte bracciate il nuoto di fondo si è ritagliato un posto comunque di primo piano: da quando la dieci km è diventata olimpica, l'acqua che fatica ha i suoi riflettori, e non più solo di nicchia. A Kazan, dove vanno in scena i mondiali delle discipline acquatiche, domani (giorno delle prime medaglie) tocca anche al fondo che esordisce con la 5 km femminile e maschile. L'Italia guidata da vent'anni da Massimo Giuliani arriva all'appuntamento iridato con una squadra che è un mix di giovani ed esperti: alle spalle tanti successi (diciannove medaglie iridate, trenta se si considerano anche i mondiali di specialità).
"Il nuotatore di fondo del 2015 è completamente diverso da quello dei Mondiali di Roma 1994 - racconta il ct, che è anche sindaco di Piombino -. Una volta si sbracciava in mare aperto, a volte nei laghi. Adesso è tutto convertito alle esigenze della tv e del pubblico che deve essere facilitato a seguire la gara. Si nuota per lo più in bacini chiusi, con acqua piatta, in circuiti che sottraggono il gusto della sfida alla natura, ma queste sono le logiche che ci hanno portato alle Olimpiadi".
Ma la nostalgia delle maratone vinte da Baldini o Valli non toglie il fascino dell'attesa per la gara che verrà. Già a Kazan dove l'obiettivo per la spedizione azzurra "è qualificare più atleti possibile alle Olimpiadi. A Pechino 2008 e Londra 2012 abbiamo partecipato con un uomo e una donna. Mi piacerebbe andare oltre. Le medaglie? Anche solo una potrebbe essere un buon punto di partenza se conciliante con prestazioni di rilievo".
Nelle cinque chilometri che aprono il programma ci saranno l'esordiente Arianna Bridi e Martina Grimaldi, veterana delle acque libere, tra i maschi i giovani Matteo Furlan e Mario Sanzullo. "Grimaldi è il nostro simbolo; bronzo olimpico a Londra e oltre dieci medaglie tra mondiali ed europei. E' reduce da una stagione con alti e bassi, ma è una combattente" dice Giuliani. Il bacino del fondo costruito sulla riva del fiume Kazanka ha un percorso di 2500 metri con una temperatura di 19 gradi, acqua piatta e melmosa. Ma non c'è solo il fondo a fare da apripista alla rassegna iridata: in attesa dei big della vasca, riflettori puntati per l'Italia sul duo Tania Cagnotto-Francesca Dallapè impegnate nel trampolino sincro: obiettivo il podio. In programma anche il sincro con la novità al debutto a Kazan: il duo misto. L'Italia ha il suo sincronette di punta, Giorgio Minisini che farà coppia con la Perrupato.
"Puntiamo di andare a medaglia soprattutto se le giurie non vengono influenzate dai grandi nomi presenti come Bill May o Virginie Dedieu - dice il ct Patrizia Giallombardo -. Loro sono i favoriti ma noi puntiamo soprattutto nell'esercizio libero a piazzarci sul podio. May sarà la star di questa prova, è stato il pioniere del sincro maschile ed è anche una sua vittoria che sia stato introdotto il misto ai mondiali. Ma è una vittoria anche di Giorgio (Minisini ndr) perché riuscire ad introdursi in un ambiente prettamente femminile non è facile". Le musiche degli Aerosmith faranno da sfondo a questo inedito iridato. L'Italia, tra fondo, tuffi e sincro, c'è e a Kazan vuole lasciare il segno.
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