Ridimensionata dal Ko di Londra contro la Francia e costretta all'exploit il prossimo 4 ottobre contro l'Irlanda, l'Italia del rugby perde Andrea Masi e guarda già alla prossima sfida mondiale, quella di sabato prossimo a Leeds contro i Canucks del Canada.
"La preparazione alla partita contro il Canada è cominciata subito dopo il fischio finale di ieri - commenta il manager azzurro Luigi Troiani - e in questi primi due giorni sarà incentrata sul recupero, per poter lavorare al 100% sulla seconda partita a partire da martedì". Ma è inevitabile tornare alla sconfitta di ieri contro la Francia, che lascia ferite aperte e tanti interrogativi, in particolare sulla tenuta della mischia (a Twickenham comunque penalizzata anche da alcune decisioni dell'arbitro sudafricano Joubert). "E' una sconfitta dura da digerire per come si è sviluppata la partita - sottolinea Troiani -. In questo momento, per noi, è prioritario capire come gestire determinate situazioni di gioco, in particolare come adattarci a quelle che sono le richieste arbitrali. Sarà uno degli aspetti cruciali di questa settimana: sottovalutare il Canada è un qualcosa che non possiamo in alcun modo permetterci se vogliamo mantenere vive le speranze di qualificazione ai quarti".
Poi il manager dice la sua anche sull'infortunio di Masi nel match che ha decretato la fine del Mondiale anche per il francese Yoann Huget, che contro gli azzurri ha riportato la rottura del legamento crociato del ginocchio destro. Per l'aquilano dei London Wasps, che con questo infortunio rischia di chiudere la carriera in Nazionale, c'è stata invece la rottura del tendine d'Achille della gamba sinistra. "E' sempre difficile salutare un giocatore che lascia il gruppo per infortunio - dice Troiani -. Andrea è un leader e uno dei simboli di questo gruppo, capace di ispirare i compagni più giovani, sempre pronto a mettere a disposizione della squadra la propria esperienza e le proprie competenze tecniche. Non posso che augurargli un pronto recupero".
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