"E' una partita fondamentale anche a livello mentale, potremo capire se siamo in grado di restare in alto. Vincere porterebbe grande entusiasmo". Roberto Mancini, nella conferenza della vigilia di Inter-Juventus, ammette che la gara di domani sarà una prova di maturità per i nerazzurri. "Dovremo avere il giusto approccio - aggiunge l'allenatore -. La classifica è corta, ma la Roma e la Juventus sono dietro. Forse siamo più spensierati anche se serve sempre la massima concentrazione".
I campioni d'Italia in carica contro i maggiori candidati a vincere quest'anno: Massimiliano Allegri inquadra così Inter-Juventus, "partita bellissima, da gustare, per gli 80 mila spettatori di San Siro ed i milioni che la vedranno in tv, in tutto il mondo". Per il tecnico bianconero la squadra di Mancini "è la prima candidata allo scudetto: ha grandi giocatori ed è stata allestita per vincere. Poi ci sono la Roma, il Napoli, anche il Milan, che adesso ha più punti di noi, e poi c'è la Juve". Non è rassegnazione ad abdicare, come si potrebbe pensare, - spiega - ma una gerarchia dettata ad Allegri dalla classifica o, meglio, spulciando la graduatoria attuale. Il tecnico bianconero, invece, non crede alla Fiorentina tricolore: non è un'amnesia se non la cita tra le pretendenti al titolo: "I viola - precisa - sono sicuramente tra i candidati per i primi posti, ma non per la vittoria finale". Il tecnico livornese, al contrario, non ha smesso di credere alla sua Juve, cerca semplicemente di allentare la pressione: "Dobbiamo essere realisti - dice l'allenatore bianconero - il nostro obiettivo è di arrivare a marzo in lotta per lo scudetto. Serve ancora pazienza, fortunatamente il campionato è lungo".
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