Il crollo di un mito. La fine ingloriosa di un personaggio che, per tanti anni, ha rappresentato un punto di riferimento di decine di migliaia di fan. La furia della Spagna contro Valentino Rossi non si placa: il duello con Marc Marquez e quel gesto che ha mandato fuori pista lo spagnolo della Honda durante il motogp di Malesia fanno ancora gridare allo scandalo.
Rossi, che per anni era stato anteposto ai piloti spagnoli, da ogni sportivo, non è più un idolo consacrato, ma piuttosto un'icona sbiadita e sgualcita. Da ieri è considerato una specie di oltraggio allo sport, dalla stampa spagnola. La prima pagina di Marca è eloquente e propone una foto - incorniciata e con il vetro rotto - di Valentino Rossi che abbraccia sorridente un Marquez ancora ragazzino, visibilmente felice ai box stretto fra le mani di quello che considera un modello da seguire. "Cade un idolo", titola il giornale di Madrid. "Vergognoso quanto accaduto ieri: Rossi ha buttato giù Marquez con un calcio", si legge. Prosegue il sommario: "L'italiano macchia una leggenda, ma riceve una punizione ridicola: potrebbe ancora laurearsi campione a Valencia, dove partirà da ultimo".
Su El Pais e il Mundo, i due quotidiani più letti dagli spagnoli, viene dato rilievo a quanto accaduto sulla pista malese di Sepang. "Rossi ha datto un calcio alla propria leggenda", scrive El Pais. "Il gioco sporco (di Rossi) macchia una carriera gloriosa", aggiunge il Mundo. Quest'ultima testata va oltre e aggiunge, in perfetto italiano: "Il Dottore Maligno".
"L'italiano ha messo in pericolo l'integrità fisica di Marquez". Sul Pais si legge ancora: "Rossi dà un calcio al Mondiale della MotoGp". Su As c'è il commento di un grande come Angel Nieto, che dice: "Tutto questo fa male al motociclismo. Non credo che Valentino dormirà dopo quanto accaduto ieri e adesso magari potrà pure pensare al ritiro". Da As arriva anche una critica alla stampa italiana che scrive: "Ha cominciato Marquez".
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