Torino come Bruxelles, piazza San Carlo come lo stadio Heysel. Sembra un paragone azzardato, ma davanti al maxi schermo che ieri sera trasmetteva la finale di Champions League c'è stato anche chi è tornato indietro con la memoria a quel 29 maggio di 32 anni fa, quando la competizione si chiamava ancora Coppa dei Campioni. In campo sempre la Juventus, che in quel caso batté il Liverpool 1-0. Una vittoria mai festeggiata per quelle 39 persone morte tra la calca e il panico scatenato da un tentativo di invasione dei temibili hooligans nel settore dei tifosi bianconeri.
"Sono sconvolto, sembrava l'Heysel" è il ricordo amaro di un tifoso della Juventus dai capelli grigi. "Non importa come mi chiamo, scrivetelo: io là c'ero e in piazza San Carlo ho rivissuto lo stesso incubo", il panico che scoppia non si sa ancora bene per quale motivo e il fuggi fuggi generale che travolge qualunque ostacolo. Non importa se di fronte c'è un muro di esseri umani, persone in lacrime che implorano di non essere schiacciate. L'anziano tifoso ha il volto rigato dalle lacrime. Al suo fianco una donna, forse la moglie, le gambe e le braccia coperte di sangue.
"Speriamo non sia nulla di grave, dove sono i soccorritori?", chiede l'uomo che la sorregge, lo sguardo verso i lampeggianti delle ambulanze. "Devo andare, ma scrivetelo - insiste -: sembrava l'Heysel". E poco importa che cosa abbia causato il panico e tutta quella paura
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