Accoppiandola al Siviglia nei sedicesimi di Europa League, l'urna di Nyon non è stata benevola con la Lazio. Il club andaluso, che non ha precedenti con i biancocelesti, era uno dei più forti tra quelli di prima fascia.
Ha vinto per differenza reti il gruppo J delle qualificazioni (andando a segno ben 18 volte, nessun'altro ha segnato tanto) e nell'ultimo quinquennio ha dominato la competizione, vincendola per tre stagioni di fila tra il 2013 ed il 2016, con in panchina Unai Emery. L'andata si giocherà all'Olimpico il 14 febbraio (18:55), il ritorno in Spagna il 20 febbraio (ore 18).
Formazione di grande esperienza, dallo scorso giugno è allenata da Pablo Machín. Dopo 16 turni di Liga occupa il secondo posto in classifica (a pari punti con l'Atletico Madrid), a -3 dal Barcellona. Nonostante dopo Emery, si siano avvicendati alla guida diversi tecnici - compreso Vincenzo Montella nel 2017 - il Siviglia ha abituato i propri tifosi a standard di risultati elevati, come dimostrano gli ottavi ed i quarti di Champions raggiunti negli ultimi anni.
Ciro Immobile e Joaquin Correa sono gli 'ex' della sfida. Il primo ha vestito la maglia del Siviglia solo per sei mesi nel 2015, segnando 4 reti. Migliore l'esperienza di Correa. Preso nell'estate del 2016 dalla Sampdoria, il trequartista argentino ha giocato due stagioni in Spagna, siglando 15 reti.
Centrocampo ed attacca sono i punti forti del Siviglia, grazie a giocatori come Sarabia, Ever Banega, Jesus Navas, l'ex sampdoriano Luis Muriel e l'ex milanista André Silva.
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