"Inter-Napoli era una partita ad alto rischio per una serie di ragioni, ma è stata gestita male da molti protagonisti e l'impianto di San Siro ha dimostrato anche l'infiltrazione di tifosi di altre squadre, pronti ad aggredire i tifosi del Napoli, neanche in Argentina c'è tanta violenza. Così come quando il giocatore sbaglia, l'arbitro concede il rigore e sventola cartellini, allo stesso modo se i tifosi si comportano in maniera incivile l'arbitro deve fischiare 3 volte e interrompere la partita. Chi ne paga le conseguenze sono i tifosi e le società. L'espulsione di Koulibaly è stata determinante in termini di risultato del match perchè parliamo del calciatore migliore in campo e l'arbitro ha violato la norma di buonsenso". Così il legale del Napoli, Mattia Grassani, a Radio Marte.
"Cosa intende fare il Napoli? Tutto dipenderà dal referto e dalle decisioni del giudice sportivo. Il calcio moderno è super tecnologico, ciò che si sta perdendo però è il buonsenso. Agli arbitri stanno togliendo tante responsabilità; per una volta che si sarebbe dovuto mettere in campo il buonsenso con Koulibaly bersagliato per tutto il match non è stati fatto. Il sistema è inadeguato e lo si evince anche dalle parole del questore di Milano. A farne le spese è stato Koulibaly che di certo non voleva mancare di rispetto all'arbitro, ma fargli capire che se la stava prendendo con la persona sbagliata".
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