I cori dei bambini per allontanare l'ombra vergognosa del razzismo dagli stadi con San Siro che sulle tribune scrive 'buu' (Brothers Universally United) per ricordare le radici internazionali dell'Inter. Una serata particolare, intenerita dalle voci innocenti degli oltre diecimila bimbi assiepati sugli spalti. Un tifo comunque dolcemente forsennato per una squadra alla caccia del secondo posto, ma che fatica a trovare la via del gol contro un Sassuolo che sempre recita il ruolo di bestia nera dei nerazzurri. La cronaca E così la cabala viene in parte rispettata con un pari a reti inviolate al termine di una partita non da buttare, ma che conferma la difficoltà dell'Inter a trovare la via del gol quando Icardi si spegne. Il capitano non ha inciso e la sfida è stata un campionario di occasioni perdute: in definitiva, è mancato l'affondo che permettesse all'Inter di tenere il fiato sul collo al Napoli e di portarsi a sole due lunghezze dai partenopei (che giocano domani) e quindi dal secondo posto
A San Siro e' di scena una dolce invasione: quella della carica di oltre diecimila bambini che ricordano a tutti come o sport e il calcio siano fatti di valori, non di razzismo e violenza. Siederanno sugli spalti per tifare pulito e far sentire i loro cori innocenti e teneri. L'Inter gira pagina e lo fa con grande fermezza ed efficacia. A fare da cornice alla sfida tra Inter e Sassuolo infatti sarà la campagna anti-razzismo lanciata ieri dalla società nerazzurra. Lo slogan ''BUU'', che non è l'ululato contro i giocatori di colore ma l'acronimo di ''Brothers Universaly United'' (''Fratelli universalmente uniti''), compare un po' ovunque a San Siro e sarà protagonista con una coreografia al primo anello arancio in cui si legge il claim in diverse declinazioni grafiche e cromatiche. Non solo, perché ''BUU'' sarà visibile pure in campo, con Inter e Sassuolo che vestiranno una patch speciale sulla divisa. Sugli spalti, invece, i protagonisti saranno i circa 11.500 bambini e ragazzi. Una ''invasione'' di giovani, provenienti soprattutto dalle scuole milanesi, oltre che dalle Scuole Calcio Inter, dal CSI e dai progetti 'Io Tifo Positivo', 'Quarta categoria' e 'Rete!'. E c'è anche chi, come l'Istituto Comprensivo Sabin di Segrate, porterà al Meazza ben 245 studenti di 27 classi diverse. Una scelta chiara, quella della società nerazzurra, dopo i fatti di Inter-Napoli. ''C'è voglia di mandare un messaggio positivo, di rispetto e vogliamo partire dai bambini'', ha commentato l'amministratore delegato nerazzurro Alessandro Antonello. ''Speriamo sia una serata di gioia. La gioia che trasmettono i bambini è tanta, è un tifo positivo e genuino che vogliamo sempre. Crediamo in questo tifo e vogliamo ringraziare tutti i club hanno rilanciato il nostro messaggio''.
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