L'eliminazione del Manchester City dalla Champions League, per mano del Tottenham, ha innescato il dibattito sulle cifre fatte spendere al patron del club Mansour Bin Zayed Al-Nahyanda da Pep Guardiola. Piovono critiche sull'allenatore catalano, soprattutto dalla natia Spagna: il quotidiano Marca parla di 608 milioni investiti dalla proprietà 'citizens' in tre stagioni, a fronte di due eliminazioni dai quarti del torneo continentale e una addirittura nel secondo turno.
La somma complessiva sale a 812 milioni se si contano anche gli investimenti del Bayern Monaco targato Guardiola: anche in Germania, il 'Pep' non è riuscito a riportare il trofeo più ambito nella bacheca del club più prestigioso, malgrado le campagne di rafforzamento. Nella prima stagione di Guardiola al City sono stati spesi 213 milioni, con gli arrivi di John Stones, Gabriel Jesus e Gundogan. Nella stagione successiva la cifra è salita a 317,5 milioni, per gli acquisti di Bernardo Silva, Ederson, Kyle Walker, Benjamin Mendy, Laporte, Danilo. Nell'attuale stagione il budget è sceso a 77 milioni e quello di Riyad Mahrez è stato l'acquisto più costoso. Lo sceicco Mansour Bin Zayed Al-Nahyanda, da quando nel 2008 divenne proprietario del City, ha speso un miliardo e 660 milioni per le campagne di rafforzamento, ma della Champions nemmeno l'ombra.
Diversa la storia di Guardiola al Bayern Monaco: quando arrivò, i tedeschi avevano appena vinto la coppa con orecchie con Jupp Heynckes in panchina: a Guardiola sono stati 'regalati' giocatori come Goetze, Thiago Alcántara, Arturo Vidal, Benatia e Douglas Costa, per un totale di 204,40 milioni. Il Bayern del 'tiki-taka', però, si è sempre fermato in semifinale.
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