Il Napoli torna alla vittoria in questo suo finale di campionato un po' travagliato, con un 2-0 in trasferta sul Frosinone ormai quasi condannato alla Serie B. Un successo maturato con un gol per tempo di Mertens e di Younes, che serve anche a blindare il 2/o posto. Il risultato poteva essere più largo, ma due volte il palo e una volta la traversa hanno detto di no ai giocatori di Ancelotti chiamati a una riscossa dopo le deludenti prestazioni delle ultime due gare, quella con l'Arsenal costata l'eliminazione in Europa league e lo scivolone interno con l'Atalanta della scorsa settimana. Il Napoli a Frosinone ha vinto giocando bene, è arrivato facilmente dentro l'area piccola degli avversari, ma va considerata la modesta consistenza tecnica della squadra allenata da Marco Baroni. La formazione di casa si è battuta con coraggio e dignità di fronte a un avversario nettamente superiore, ha corso e combattuto tanto, ma creato quasi nulla. La sconfitta spinge il Frosinone verso la serie B, salvo miracoli. LA CRONACA DEL MATCH
Alla squadra di Carlo Ancelotti serviva una vittoria per rasserenare una tifoseria arrabbiata e avvilita per una stagione cominciata con grandi aspettative e che invece non ha portato risultati. A Napoli In piazza Plebiscito e al porto sono apparsi due striscioni molto polemici contro l'allenatore Ancelotti e il presidente De Laurentiis. Coda di proteste anche allo stadio 'Stirpe' dove i tifosi nel settore ospiti hanno contestato gli azzurri a fine gara e rifiutato le magliette lanciate dei giocatori. Mertens andato con gli altri a salutare i tifosi si chiede il perché di quei cori contro.
"Perché si respira questa negatività nei confronti di una squadra che si sta consolidando? Sinceramente non me lo spiego. Questa società è già consolidata da prima che arrivassi io. Deve essere chiaro a tutti che qui il giocatore che guadagna 10 milioni di euro non può arrivare e quindi dobbiamo investire su ragazzi giovani. Questa è la realtà del Napoli". Così Carlo Ancelotti, dopo la vittoria sul Frosinone, parla del clima di contestazione al suo Napoli. "Lavoriamo per dare soddisfazioni a tutti" ha aggiunto il tecnico ai microfoni di Sky. "Quest'anno abbiamo investito su giocatori come Meret, Fabian Ruiz e Verdi, giocatori che hanno qualità ma che non hanno stipendi esagerati che ti farebbero rompere il bilancio che è sano e deve continuare a rimanerlo". Ma cosa pensa il tecnico dello striscione che lo riguarda comparso a Napoli, con la scritta 'Carletto l'ultimo prescelto per prendere in giro tutti senza un vero progetto'? "E' chiaro che si lavora dare soddisfazioni a tanta gente - risponde -, e per vedere la gente che festeggia una vittoria. Se la gente si lamenta è uno stimolo a fare meglio. Il progetto è chiaro, va avanti da tanti anni con questa società, provando a migliorare anno per anno, facendo il passo quanto la gamba. Ripeto: se la gente si aspetta il giocatore da dieci milioni di stipendio, qui non arriva, ma possono arrivare tanti altri bravi". Ma così a Napoli si può vincere lo stesso? "Certo che puoi vincere lo stesso. Ci vorrà più tempo ma con una programmazione giusta riesci a migliorare anno per anno. L'anno prossimo la squadra migliorerà, faremo acquisti mirati e andremo avanti".
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