Inter-Verona 1-0 I nerazzurri vincono di misura grazie alla rete di Lautaro. La cronaca
Massimo risultato con il minimo sforzo. All'Inter basta un gol in avvio di Lautaro Martinez per sbarazzarsi, non senza qualche brivido, di un coriaceo Verona, agganciando la Juventus in classifica e accorciando le distanze dal Milan (ora a +1). Non la migliore prestazione stagionale per gli uomini di Simone Inzaghi, anche per merito dei gialloblu di Zaffaroni che hanno tolto spazi e opzioni ai nerazzurri (che arrivavano anche dai 120' di Coppa Italia contro il Parma), ma i tre punti pesano soprattutto dopo il deludente pareggio di Monza.
Il modo migliore, inoltre, di presentarsi alla sfida contro il Milan per la Supercoppa mercoledì in Arabia Saudita, aspettando inoltre i rientri anche di Brozovic e Lukaku dopo che Calhanoglu e Barella si sono rivisti già contro lo stesso Verona. Davanti ad oltre 70 mila spettatori e con cinque titolari lombardi (Acerbi, Bastoni, Darmian, Dimarco e Gagliardini) per la prima volta dal 1994, l'Inter sblocca subito il risultato: dopo una volata di Mkhitaryan, un rimpallo favorisce Lautaro Martinez che con un mancino chirurgico porta avanti i suoi battendo Montipò. La serata, però, non è così semplice come sembra lasciare intendere l'avvio, perché il Verona gioca una partita coraggiosa, in pressing uomo su uomo a tutto campo. Mossa che funziona, perché i nerazzurri cercano soluzioni senza riuscire però ad impegnare la difesa veneta. Solo in un paio di occasioni gli uomini di Inzaghi riuscendo a superare la pressione gialloblu, rendendosi pericolosi: prima con un colpo di testa troppo centrale di Lautaro, poi con un destro di Mkhitaryan deviato con un braccio da Hien, deviazione su cui però sia Fabbri che il Var lasciano correre senza intervenire. Nella ripresa il copione resta lo stesso, con un Verona in pressione a uomo su ogni filo d'erba di San Siro, mentre l'Inter alla ricerca di alternative senza tuttavia trovare molte idee o spazi. Nell'unico varco Lautaro trova il raddoppio, ma Fabbri annulla per un fallo dello stesso argentino ai danni di Dawidowicz. I nerazzurri poco dopo protestano anche per un intervento di Hien, già ammonito e graziato dal fischietto di Ravenna. Il Verona trova un po' di coraggio e cerca di pungere, trovando però Onana attento su un destro di Sulemana. Dall'altra parte ci prova Asllani, la cui conclusone dal limite si spegne di poco a lato. Nel finale l'Inter cerca di controllare, il Verona tenta l'assalto ma Onana non corre grossi pericoli.
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