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Barella: 'Elegante e forte, questa Italia è un Brunello'

Barella: 'Elegante e forte, questa Italia è un Brunello'

'Ringrazio Mancini, Spalletti ha grandi idee che però non svelo'

FIRENZE, 07 settembre 2023, 20:23

Redazione ANSA

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Nicolò Barella - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nicolò Barella - RIPRODUZIONE RISERVATA
Nicolò Barella - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Comincia un nuovo corso, bisogna partire subito forte, con due vittorie, per ritrovare fiducia e nuovi stimoli". La carica di Nicolò Barella, unico giocatore italiano inserito fra i 30 candidati per il Pallone d'oro, punto fermo dell'Inter e della Nazionale dove vanta 45 presenze, dietro solo a Ciro Immobile e Gigio Donnarumma fra i 29 azzurri in ritiro a Coverciano per preparare le qualificazioni europee con Macedonia del Nord (sabato a Skopje) e Ucraina martedì a Milano. Proprio in occasione di una gara con la Macedonia del Nord il centrocampista sardo classe '97 ebbe la prima convocazione azzurra, contro la stessa rappresentativa ha vissuto una delle notti più brutte in azzurro, il ko a Palermo nel playoff per la qualificazione ai Mondiali in Qatar. Ora, lui che è conoscitore dei vini paragona questa Italia "a un Brunello, elegante e di carattere".
    "Avendo già giocato contro la Macedonia sappiamo che sarà una sfida difficile - avverte il centrocampista - Quella sera a Palermo sentii troppo la pressione, io e i compagni non riuscimmo a giocare con ordine e lucidità. Pensavamo di non meritare di essere lì e questo ci condizionò". Adesso però si apre una nuova pagina, anche perché al posto di Roberto Mancini c'è Luciano Spalletti: "Non avevamo percepito nulla a giugno di un possibile addio di Mancini. Per quanto mi riguarda non posso che ringraziarlo, ha sempre creduto in me fin dai tempi di Cagliari e ci legherà per sempre la vittoria dell'Europeo ottenuta con merito e giocando un grande calcio. Con Spalletti - prosegue Barella - è arrivato un allenatore altrettanto bravo ma non mi sentirete mai dire se uno è meglio dell'altro.
    Interpretano il lavoro in modo diverso e ogni allenatore ha le sue caratteristiche e cerca di sfruttare nel modo migliore quelle dei suoi giocatori. Il nuovo ct avrà bisogno di tempo e grande disponibilità da parte di tutti. Intanto ci ha trasmesso grandissime idee ma so se posso dirle - sorride - sono nuove pure per me a livello di movimenti anche senza palla, fase difensiva e non solo. Di certo lui ha sempre fatto giocare benissimo le sue squadre, il Napoli ha mostrato il calcio migliore insieme a quello del Manchester City. Ora sta a noi interpretare queste idee e metterle in campo a modo nostro".
    Riguardo al lato umano Barella aggiunge: "Con me Spalletti è stato subito onesto, mi ha criticato per alcuni aspetti e mi ha fatto complimenti per altri. Mi ha colpito la sua schiettezza.
    Cosa mi ha chiesto? Grinta, inserimenti, qualche assist e qualche gol in più. Magari evolvermi come Perrotta e Nainggolan? Nell'Inter con Inzaghi mi inserisco di più, quindi se il ct me lo chiederà perché no, sono sempre pronto per imparare e migliorare, a caratterialmente - sorride - Dovrei essere meno impulsivo ma siamo umani e capita di sbagliare". Tutto ciò comunque non gli ha impedito di diventare uno dei più forti centrocampisti in Italia e non solo, l'unico rappresentante del nostro calcio inserito fra i 30 candidati per il Pallone d'oro: "Sono orgoglioso e non la vivo come una responsabilità, sicuramente qualche altro giocatore italiano avrebbe meritato di essere nella lista. Ringrazio tutti coloro che per la seconda volta in tre anni mi hanno permesso di essere in lizza, dai miei compagni al tecnico dell'Inter, abbiamo fatto una bellissima stagione e so di giocare in una delle squadre più forti in assoluto". Anche il campionato attuale è cominciato nel migliore dei modi, a punteggio pieno come il Milan. E dopo la sosta ci sarà subito il derby: "Se mi fa sensazione non vedere nessun calciatore rossonero in Nazionale? No perché le scelte spettano al ct e io non entro in merito''.
   

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