Tre strade velocissime che non si toccano: Fabrizio Corona promette rivelazioni travolgenti, la procura di Torino continua a tamburo battente la sua indagine e la giustizia sportiva chiude i conti con il primo degli incolpati. Sono quelle imboccate dal caso dei calciatori che scommettono su piattaforme non autorizzate e che non è affatto concluso. Nelle stesse ore in cui l'ex re dei paparazzi imperversava sui social con nuovi contenuti audio e video e annunciava le 'bombe', vere o presunte, che avrebbe sganciato in serata in diretta tv dopo la partita dell'Italia, il bianconero Nicolò Fagioli ha perfezionato con la procura della Figc il patteggiamento a sette mesi di stop dal calcio giocato.
La pena complessiva concordata da Fagioli è di 12 mesi, cinque dei quali commutati in "prescrizioni alternative" che gli serviranno per uscire dal tunnel della ludopatia: in particolare dovrà partecipare a un piano terapeutico della durata di 6 mesi e ad un ciclo di incontri pubblici tenuti da associazioni sportive dilettantistiche, centri federali territoriali, centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d'azzardo. Significa che a metà maggio avrà scontato la sua pena e, dunque, ipoteticamente potrebbe anche partecipare agli Europei. Una strada che potrebbero seguire anche altri giocatori coinvolti nella vicenda, a partire proprio da Tonali, se sceglieranno di patteggiare come lo juventino. La linea è quella dettata dal presidente della Figc, Gabriele Gravina: "Chi ha sbagliato pagherà e noi faremo il possibile perché la sentenza arrivi in tempi rapidi. Ma poi, al di là dell'errore individuale, lo aiuteremo". Per il ministro dello sport, Andrea Abodi, "ora come ora dobbiamo concentrarsi sul problema e senza farci distrarre dai discorsi sulle responsabilità di questo o quel soggetto: c'è la federazione, ma poi ci sono le leghe, i club, i singoli. Credo che sia importante la gestione dello spogliatoio, avere con i ragazzi un rapporto in grado di comprendere le situazioni di disagio. La Figc è responsabile del sistema, certo, ma ci sono tante altre tappe prima". Anche Tonali, a detta del suo procuratore, Giuseppe Riso, "sta giocando contro la ludopatia la sua partita più importante". "Spero - ha sottolineato - in questa esperienza gli salvi la vita. Ha capito che deve affrontare il problema in maniera determinata e ha intrapreso un percorso adeguato. Ci ha abituati a grandi gare e sono sicuro che vincerà". Intanto oggi il centrocampista del Newcastle ha risposto alle domande del pm Manuela Pedrotta e degli uomini della squadra mobile della questura. L'ambito è quello del procedimento in cui, come Fagioli, è indagato per 'esercizio abusivo di gioco e scommesse'.
Gli inquirenti, armati delle chat e dai dati relativi al traffico internet estrapolati dal suo telefonino, gli hanno chiesto conto delle sue puntate on line. L'interrogatorio è durato circa tre ore e mezzo e, al termine, per evitargli di incontrare i giornalisti, al calciatore è stato permesso di lasciare il Palazzo di giustizia lungo un camminamento ricavato fra le terrazze sul tetto dell'edificio. Quanto a Corona, nel corso del pomeriggio il sito Dillinger news aveva lanciato la notizia di un giocatore della Roma impegnato a scommettere dalla tribuna durante una partita della propria squadra. Lo scoop ha preso le fattezze di un video che mostra un giovanotto seguire attentamente con il telefonino una corsa di cavalli. Gli internauti hanno subito riconosciuto l'iraniano Sardar Azmoun, attaccante giallorosso, e hanno sottolineato che è un appassionato di ippica, che possiede una scuderia e che "l'importante è che non scommetta sul calcio". Polemiche e discussioni sono state l'antipasto di ciò che si attende in serata.
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