Alle Bahamas Collin Morikawa fa
harakiri e spreca la possibilità di diventare, per la prima
volta in carriera, il nuovo numero 1 del golf mondiale. Ad
Albany (sull'isola di New Providence), l'Hero World Challenge va
al norvegese Viktor Hovland che, con un giro finale chiuso in 66
(-6) su un totale di 270 (68 69 67 66, -18) colpi, risale dalla
terza posizione e festeggia il quinto titolo in carriera da
professionista. Superando (nonostante un bogey nel finale)
l'americano Scottie Scheffler, secondo con 271 (-17).
Che beffa per Morikawa. Nel torneo - non ufficiale del PGA Tour
- organizzato dalla fondazione di Tiger Woods, il 24enne di Los
Angeles crolla nell'ultimo round (parziale di 76, +4) e,
complici due doppi bogey e altrettanti bogey (a nulla sono
serviti due birdie), si piazza quinto con 274 (-14) al pari di
Justin Thomas e dietro pure a Sam Burns e Patrick Reed, entrambi
terzi con 273 (-15). E pensare che il californiano al termine
del "moving day" vantava ben cinque colpi di vantaggio nei
confronti di Koepka, solo 9/o con 277 (-11).
A trionfare, alle Bahamas, è stato dunque Hovland. Il cui
exploit gli ha fruttato 1.000.000 di dollari a fronte di un
montepremi complessivo di 3.500.000 e gli ha permesso di passare
dalla nona alla settima posizione del ranking mondiale. Per il
24enne di Oslo, professionista dal 2019, si tratta del secondo
successo nel giro di un mese dopo quello arrivato, lo scorso
novembre in Messico, al World Wide Technology Championship at
Mayakoba (PGA Tour). Con questa affermazione Hovland è diventato
il secondo giocatore dal 2018 (Jon Rahm) a vincere al debutto
l'Hero World Challenge. Succedendo così allo svedese Henrik
Stenson (campione nel 2019), quest'anno solo 19/o con 289 (+1) e
penalizzato di due colpi, insieme a Jordan Spieth, per aver
giocato da un'area di partenza sbagliata alla buca 9.
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