Il settore radiotelevisivo
internazionale cresce grazie allo streaming. È quanto emerge
dalla nuova edizione del Report Media & Entertainment,
realizzato dall'Area Studi Mediobanca, che analizza le
performance dal 2019 al 2024 dei principali gruppi italiani e
dei 21 maggiori player privati mondiali. L'espansione dei ricavi
dei servizi streaming infatti non accenna ad arrestarsi: grazie
a una crescita del 12,5%, nei primi tre mesi del 2024
raggiungono il 20,4% del giro d'affari complessivo del settore,
superando così per la prima volta la Pay Tv tradizionale, ferma
al 20,1% e in contrazione del 3,2% rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente.
Guardando al periodo 2019-2023, le migliori performance sono
state segnate da DAZN (che registra un tasso di crescita annuo
composto del +28,9%, e che nel 2023 ha registrato un aumento dei
ricavi di quasi il 40%, portando il fatturato del Gruppo a 3,3
miliardi di dollari) e Netflix (+13,7%), seguite da Sony
Pictures (+10,2%) e Banijay Group (+8,3%).
Cifre che testimoniano un cambio di paradigma per il settore,
sempre più caratterizzato da digitalizzazione e distribuzione
dei contenuti attraverso internet, elementi che nel corso del
tempo hanno condotto all'affermazione di nuovi modelli di
fruizione basati sulle logiche del "whenever, wherever and on
any device". Una tendenza confermata anche dal mercato italiano,
dove nel 2023 il giro d'affari del settore radiotelevisivo si è
attestato a 8,9 mld di euro (+1,6% sul 2022), con una forte
crescita del peso specifico proprio dello streaming (in aumento
del 10,4%).
Riproduzione riservata © Copyright ANSA