"Rispetto la sua decisione - ha
aggiunto il dt del pugilato, Renzini -, non c'è stata una
decisione a monte, lei ai punti avrebbe potuto anche vincere. Ne
abbiamo parlato tanto in questi giorni poi è scoppiata la bomba
mediatica, da una parte era contenta di essere un po' paladina
di un movimento e far vedere come vanno le cose. Dall'altra
teneva alla sua Olimpiade voleva giocarsi le sue chance. Ho
capito che era indignata che in una categoria come la sua
possano gareggiare atlete con caratteristiche così androgene.
Non se l'è sentita, ma non avevamo deciso che andasse così".
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