Tra un anno esatto verrà accesa la
fiamma di Olimpia e inizierà il viaggio di Milano Cortina 2026.
A Verona due le cerimonie previste, quella d'apertura
paralimpica e la grande kermesse della chiusura ufficiale.
Vernissage nel cuore della città scaligera del primo passo
ufficiale verso l'Olimpiade tutta italiana che vedrà il
territorio del nordest sotto i riflettori del mondo.
È stato presentato il viaggio sia della fiamma olimpica che
di quella paralimpica con numeri significativi: 10001 tedofori,
12 mila chilometri, 63 giorni di cammino, 20 regioni e 110
province toccate per la fiamma olimpica ma ancora 501 tedofori,
2 mila chilometri per 11 giorni di cammino per quella
paralimpica. "È davvero una grande emozione - afferma Luca Zaia,
presidente della Regione Veneto - questo giorno rappresenta la
prova provata di quello che pensavamo. Verona come protagonista
di questo grande evento è una mia scelta. Si stima che almeno 3
miliardi e mezzo sono le persone che vedranno lebcerimonie
olimpiche. Questa Olimpiade darà dignità alla montagna oltre che
allo sport". Zaia ricorda che uno studio dell'Università Cà
Foscari, assieme alla Bocconi e alla Sapienza parla "di circa un
punto e mezzo di Pil come impatto economico sul territorio.
Poche aziende venete sponsor? Ci sono i tempi per il loro
coinvolgimento ma ci sono aziende multinazionali e di Stato.
Senza dimenticare che si tratta di un evento che dura tanto e
che il peso dell'incasso dei biglietti non è irrilevante".
"Voglio ringraziare il presidente Zaia per aver creduto in
Verona in tempi non sospetti - ha ribadito il sindaco della
città scaligera Damiano Tommasi - Ho avuto l'onore di
partecipare alle Olimpiadi di Atlanta, un'emozione
straordinaria. A Verona non abbiamo eventi di gara ma la grande
kermesse dell'apertura ufficiale in Arena che ricordo è un
anfiteatro più vecchio dello stesso Colosseo. Il mio augurio è
che la città possa risvegliarsi e si possa ridare dignità alla
parte sportiva del territorio perché lo sport è un antidoto alle
tante criticità delle nostre comunità".
"Ci siamo - ha sottolineato il presidente del Coni e della
società Milano Cortina, Giovanni Malagò - Nel mondo del Cio
questa è una tappa iconica dell'organizzazione di un'Olimpiade
che speriamo possa riaccendere i cuori, scaldare l'entusiamo
degli italiani. La fiaccola sinonimo di sacralità. Siamo molto
orgogliosi di questo momento, abbiamo lavorato duramente per
arrivare a questo appuntamento".
Presente anche il rettore dell'università cittadina Pier
Francesco Nocini. L'ateneo veronese aderisce infatti a due
programmi della Fondazione Milano Cortina che rappresentano
importanti opportunità per studentesse e studenti: il programma
di volontarie e volontari e un ciclo di iniziative nelle scuole
e nelle università per sostenere i valori dello sport.
"Sarà la terza volta che la fiaccola arriva a Cortina - ha
ricordato il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi - questo è un
grande progetto che portiamo avanti con tanto lavoro e tanti
sacrifici. E voglio ribadire che la pista di bob ci sarà e sarà
una struttura tecnologicamente avanzata".
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